I libri di Maria Eletta Martini donati al Comune

Pile di libri fin sopra al soffitto e scatoloni colmi di ritagli di articoli di giornale, selezionati uno ad uno con la stessa passione con cui nella vita si è fatta strada ed onore. A cinque anni esatti dalla scomparsa di Maria Eletta Martini, l’onorevole lucchese che oltre alla politica si è impegnata con dedizione anche nel mondo del volontariato, la famiglia ha deciso di donare al Comune di Lucca la sua straordinaria biblioteca personale. Libri su cui ha studiato e che portano ancora i segni dei suoi appunti, ritagli di storie che l’hanno affascinata e la sua immensa rassegna stampa che immortala un pezzo della storia italiana. Il significato di questa importante donazione è stato illustrato questa mattina (29 dicembre) a Palazzo Orsetti alla presenza del sindaco Tambellini, dell’assessore alle politiche formative Ilaria Vietina, della parlamentare Raffaella Mariani e dei parenti della Martini. Una ricorrenza triste, quella di oggi – anniversario della morte di Maria Eletta -, che quest’anno è stata voluta celebrare dalla famiglia donando ai cittadini non solo una collezione di enorme valore ma anche sorrisi e ironia.
“Aveva la casa piena di libri – ricorda Maria Elena, la sorella più piccola, che fin da bambina tutti chiamano Cicca –: pile fino al soffitto e scatoloni pieni di giornali. Lei se li ritagliava, li metteva da parte, e poi li divideva a seconda dell’argomento. Ci faceva impazzire tutti, in casa, perché quando la aiutavamo a metterli a posto lei ci diceva: ‘vammi a prendere l’articolo stretto e lungo’ oppure ‘vammi a prendere il libricino piccolo e giallo’. C’era talmente tanta roba, eravamo sommersi. Come si faceva? Per lei era facile dire ‘vammi a prendere’, noi ci si diventava matti. Quando è morta – conclude la signora Cicca – tra le sue tante carte abbiamo trovato anche scritto che non sapeva che farsene di tutti quei libri, era preoccupata della fine che avrebbero fatto. Così, dopo anni, abbiamo deciso di donarli alla città”.
Una donna forte, Maria Eletta, che negli anni in cui la donna doveva ancora lottare duramente per essere presa in considerazione è riuscita a vincere e a dare del filo da torcere a molti. La carriera in parlamento, la ‘staffetta’ partigiana, la lotta ai diritti per la famiglia e per la donna.
“Ringrazio la famiglia – dice il sindaco Alessandro Tambellini – che ha messo a disposizione della comunità una biblioteca di così grande prestigio. Libri personali che potevano benissimo rimanere privati, invece ancora una volta questa famiglia ci ha voluti omaggiare di grande sensibilità. Maria Eletta è stata e sarà sempre una figura che ha rappresentato molto per la nostra comunità e storia politica, una persona di altissimo rilievo che ha aperto nuove strade in molti campi. Non dobbiamo dimenticare – continua il sindaco – ciò che erano le nostre leggi prima della Liberazione, prima della guerra. Un grazie di cuore alla famiglia che ci ha regalato un grandissimo dono”.
“Sono lieta di rinnovare la stima e l’affetto per Marie Eletta in questa giornata particolare – dice Ilaria Vietina – e ringrazio anche io la famiglia per questo bellissimo dono al nostro Comune. La biblioteca sarà prima catalogata e tra qualche tempo potrà essere accessibile a tutti in via S. Andrea, nel centro Cred. Vogliamo far sì che diventi un vero e proprio centro di documentazione per i cittadini, soprattutto per quanto riguarda i temi delle politiche della famiglia e della condizione della donna. Un atto di memoria – conclude la Vietina – ma anche una forte sollecitazione al nostro territorio e alle nostre politiche”.
“Ringrazio anche io la generosità della famiglia Martini che riprende i valori di Maria Eletta – dice la parlamentare Raffaella Mariani – e ovviamente l’amministrazione comunale che ancora una volta le ha dato onore e ha valorizzato il suo lavoro. Ci adopereremo tutti, come ci ha insegnato lei stessa, e costruiremo a suo nome momenti di incontro ed eventi di confronto con tutti coloro che le sono stati vicini nel corso della vita”.
Una carriera politica da rispettare, quella di Marie Eletta Martini, che ha fatto concludere la conferenza stampa con un pensiero colmo di rammarico del sindaco Tambellini.
“Un tempo – dice – la politica era più accurata, non si diventava improvvisamente deputati o presidenti. Oggi la politica è più il frutto di improvvisazione, del saper apparire che viene prima della vera sostanza. E le situazioni serie – conclude il sindaco – non possono essere risolte da personalità improvvisate: facile urlare fuori dai palazzi, lavorarci dentro è cosa più complicata”.
Giulia Prete