Il dramma dei bimbi deportati nella mostra in Provincia





Un’approfondita e interessante riflessione sullo sterminio di massa degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, sull’origine e l’attuazione delle leggi razziali, sul nazifascismo e sulle successive testimonianze che hanno fatto scoprire al mondo l’immane tragedia, ha inaugurato ufficialmente la mostra Nel vento e nel ricordo, storia di bambini ebrei della Shoah in provincia di Lucca ospitata a Palazzo Ducale in sala Accademia 2 e organizzata dalla Provincia nell’ambito del ricco calendario di iniziative del giorno della memoria.
Ad introdurre la mostra e a spiegarne il significato sono stati, alla presenza di alcune scolaresche, il consigliere provinciale con delega alle scuole Renato Bonturi, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il vicepresidente della Comunità ebraica di Pisa Paolo Molco, il curatore della mostra Luciano Luciani, nonché il presidente dell’Istituto storico della resistenza Stefano Bucciarelli.
L’esposizione – curata da Luciano Luciani insieme con Silvia Quintilia Angelini ed Emmanuel Pesi – attraverso una ventina di pannelli che riproducono testi e foto e giornali dell’epoca, ripercorre le storie dei bambini ebrei della provincia di Lucca che, nei terribili anni della guerra, si trovarono di fronte al dramma delle deportazioni, delle discriminazioni antiebraiche, delle leggi razziali. Si tratta di un’esposizione frutto di ricerche tuttora in corso che integrano le fonti documentarie d’archivio con quelle orali, testimonianze della persecuzione antiebraica messa in atto dal fascismo e dal nazismo con i riflettori accesi su un aspetto particolare: quello delle storie di vita dei bambini, alcune a lieto fine, altre no.
Una contestualizzazione essenziale introduce il visitatore e si alterna alle vicende di queste infanzie segnate, qualunque sia l’esito finale – la salvezza o la deportazione – da un razzismo violento assunto a progetto politico, a distorta visione del mondo. Nei vari pannelli sono presentate storie esemplari che cercano di restituire progetti di vita, identità e affetti che vengono interrotti dalla deportazione; e anche le molteplici strade con cui si realizza la salvezza: la rete di Giorgio Nissim e dei Sacerdoti oblati di don Arturo Paoli e dell’Arcivescovo Torrini, ma non solo. Una ricchezza di stimoli per riflettere sulla storia, sulle responsabilità, sul valore della scelta ed anche sul presente.
La rassegna espositiva è promossa dalla Provincia, dai Comuni di Lucca e di Capannori e realizzata dall’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea con il patrocinio della Comunità ebraica di Pisa, del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, dell’Anpi Provinciale, del Club Unesco di Lucca e di molti Comuni del territorio.
La mostra rimarrà aperta ad ingresso libero fino a sabato 11 febbraio (tutti i giorni: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19 e la domenica dalle 15 alle 19). C’è la possibilità di prenotare visite guidate per le scuole contattando la Provincia di Lucca (tel. 0583-417481 – email scuolapace@provincia.lucca.it ).