“Le lesbiche non esistono”, spettacoli contro omofobia allo Scompiglio

L’omofobia e la costruzione di un’identità “di genere” sono al centro di due appuntamenti presentati sabato 11 e domenica (12 febbraio) dall’associazione culturale Dello Scompiglio nella omonima Tenuta di Vorno, alle porte di Lucca. Alle 17, proiezione del documentario Le lesbiche non esistono, di Laura Landi e Giovanna Selis, sulla visibilità delle lesbiche in Italia; alle 19,30, in prima, la performance Acquafuocofuochissimo, di Francesco Michele Laterza, sulle modalità di costruzione e decostruzione dell’identità maschile.
Gli appuntamenti fanno parte di Assemblaggi Provvisori manifestazione diretta da Cecilia Bertoni, con concerti, incontri, installazioni, laboratori, mostre, performance, teatro ragazzi e residenze, incentrati sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale.
La manifestazione nasce da un bando internazionale della associazione culturale Dello Scompiglio rivolto ad artisti in ogni declinazione delle arti, per la produzione, la coproduzione o la programmazione di progetti legati al tema dell’identità di genere. Ospita ventisette progetti vincitori, produzioni interne, commissioni e spettacoli in ospitalità, per oltre settanta appuntamenti.
Negli stessi giorni, nello spazio performatico ed espositivo Dello Scompiglio, è possibile visitare Camera #4 – Il Naufragio, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman; allestimento e tecnica Paolo Morelli e Cipriano Menchini; con Alice Mollica, Daniele Ghilardi e Alfredo Dell’Immagine. L’installazione indaga sull’imposizione, attraverso l’educazione, della dicotomia tradizionale tra maschile e femminile, sulle ferite aperte che essa crea e sulla manipolazione alla quale ognuno di noi è sottoposto, provando a sovvertire l’esperienza dell’impossibilità dell’uomo di superare ogni “situazione-limite”.
Camera #4 – Il Naufragio continua un percorso, iniziato nel 2011, con una seconda tappa realizzata nel 2012 e una terza nel 2014, in cui due donne si sono interrogate sulle loro identità, sulle loro paure e sulla loro solitudine. L’installazione, accessibile a un visitatore alla volta, è visitabile – con prenotazione consigliata – nell’orario di apertura dello Spe (giovedì-domenica, dalle 14 alle 18), oppure – con prenotazione necessaria – negli orari di apertura dell’ufficio (lunedì-venerdì, dalle 9 alle 18). La manifestazione, che prosegue fino a giugno, gode del patrocinio del Comune di Capannori.