Neri Marcorè al Giglio con “Quello che non ho”

Quello che non ho, in cartellone per la stagione di prosa che il Giglio realizza in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, va in scena sul palcoscenico lucchese venerdì e sabato (17 e 18 febbraio) alle 21, domenica (19 febbraio) alle 16. Lo spettacolo ha come protagonista Neri Marcorè, attore cinematografico e televisivo dalla personalità artistica sfaccettata e poliedrica, anche imitatore, doppiatore, conduttore televisivo; al suo fianco, i chitarristi e cantanti Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini: insieme, danno vita a un affresco teatrale di grande impatto emotivo, che si interroga sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza nel futuro.
“Nelle ultime stagioni Neri Marcorè – afferma il regista e drammaturgo dello spettacolo, Giorgio Gallione – ha molto frequentato il teatro musicale, esplorando tra l’altro Gaber e i Beatles e costruendo spettacoli che guardano sia al teatro civile che alla bizzarra giocosità del surreale. Con Quello che non ho siamo di fronte a un reinventato esempio di teatro canzone (sostenuto e arricchito in scena da tre chitarristi/cantanti dal talento virtuosistico) che, ispirandosi a due giganti del nostro recente passato, le canzoni di De Andrè (in particolare del concept album Le nuvole) e le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie (contenute nel poema filmico La rabbia), prova a costruire una visione personale dell’oggi. Un tempo nuovo e in parte inesplorato in cerca di idee e ideali”.
Così, viaggiando “in direzione ostinata e contraria”, si favoleggia del sesto continente, un’enorme Atlantide di rifiuti di plastica (grande due volte e mezzo l’Italia) che galleggia al largo delle Hawaii; di evoluti roditori, nuovi padroni del mondo, che inaugurano il regno di Emmenthal (…dopo Neanderthal); di surreali, realissime interrogazioni parlamentari che lamentano la scomparsa di Clarabella (?!) dai gadget dell’acqua minerale; di guerre civili causate dal coltan, minerale indispensabile per far funzionare telefonini e playstation, di economia in “decrescita felice” che propone la pizza da un euro (una normale margherita, grande però come un euro…), costruendo così un mosaico variegato di storie canzone che si muove tra satira, racconto e suggestione poetica.
Sabato (18 febbraio) alle 19 la compagnia incontra il pubblico all’auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino); l’appuntamento è il terzo del ciclo di incontri con gli attori e proiezioni dal titolo Situazioni di confine realizzato da Teatro del Giglio, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Fondazione Banca del Monte di Lucca. L’ingresso all’incontro è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti. Biglietti da 10 a 30 euro. Per maggiori informazioni e per gli acquisti on line, rivolgersi al sito www.teatrodelgiglio.it, alla Biglietteria del Teatro del Giglio (aperta dal mercoledì al sabato con orario 10,30-13 e 16-19, al numero di telefono 0583.465320, all’email biglietteria@teatrodelgiglio.it), o in tutti i punti vendita Boxoffice.