Il teatro-canzone di Marcorè strega il Giglio

18 febbraio 2017 | 13:19
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Il teatro-canzone di Marcorè strega il Giglio

Oggi (18 febbraio) Fabrizio De André avrebbe compiuto 77 anni. Un’eredità fatta di parole e musica, la sua, che anche questa sera alle 21 e domani (19 febbraio) alle 16 darà prova della sua determinata attualità sul palco del Giglio, lungo la narrazione del teatro-canzone di Neri Marcorè. Accompagnato da una chitarra e da tre eclettici musicisti e cantanti, Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini, l’attore marchigiano con Quello che non ho traccia un disegno, non privo di speranza, della nostra attualità sospesa tra la nostalgia per un passato che non c’è più e l’attesa di un futuro che non arriva.

Lo fa, ora con la leggerezza dell’ironia, ora con la spietata verità di una cronaca scomoda, partendo da un ricordo: le ore che hanno preceduto un concerto di De André a Napoli, nel 1995, trascorse nel foyer del teatro a leggere uno speciale di dieci pagine che Il corriere della sera aveva dedicato alla ripubblicazione integrale degli ‘scritti corsari’ di Pier Paolo Pasolini a vent’anni dalla morte. Nasce così, più di 20 anni fa, l’idea dello spettacolo che già ieri sera (17 febbraio), nella prima delle tre date al teatro del Giglio, ha registrato il tutto esaurito emozionando un pubblico entusiasta fatto anche di molti volti giovani – a dimostrazione che il capillare lavoro di semina che il teatro del Giglio ha condotto con le scuole del territorio sta dando i suoi frutti. Un’ora e mezzo in cui i versi di De André e le ‘profezie’ di Pasolini cuciono insieme le storie di un’umanità, la nostra, che si sta chiudendo all’altro e alla fiducia ha finito con il preferire la rabbia. Un ritratto quasi senza appello, di violenze nei confronti dell’ambiente, di guerre, di involuzioni anche grottesche della politica, che sul finale ritrova una possibilità di riscatto. Sì perché anche i profeti sbagliano e le lucciole, di cui Pasolini lamentava la scomparsa, ci sono ancora. Uno spettacolo coinvolgente e convincente, per la regia di Giorgio Gallione, che può contare sull’uso disinvolto di registri diversi che Neri Marcorè (attore e cantante) riesce a mettere in scena e sul bel virtuosismo dei tre chitarristi. 
Già sold out gli spettacoli di questa sera e di domani pomeriggio. Disponibili i posti nel loggione, acquistabili questa sera a partire dalle 20 e domani a partire dalle 15 alla biglietteria del teatro del Giglio.