Al Giglio c’è ‘Porcile” di Pier Paolo Pasolini

Porcile di Pier Paolo Pasolini, in cartellone per la stagione di prosa che il Giglio realizza in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, va in scena sul palcoscenico lucchese venerdì (24 febbraio) e sabato alle 21, domenica alle 16. Lo spettacolo, prodotto dal teatro Metastasio Stabile di Prato e dal teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione di Spoleto58 Festival dei 2Mondi, che al suo debutto al Festival di Spoleto e nella prima stagione di tournée ha avuto un riscontro di critica e di pubblico ottimo, vanta un cast d’eccezione: Valentina Banci, Francesco Borchi, Fulvio Cauteruccio, Pietro d’Elia, Elisa Cecilia Langone, Mauro Malinverno, Fabio Mascagni, Franco Ravera. Valerio Binasco, che firma la regia, con Porcile porta in scena un dramma scomodo e tagliente, ambientato da Pier Paolo Pasolini nella Germania post nazista, per raccontare l’impossibilità per l’individuo di vivere senza essere vittima della violenza di un mondo cannibale, ormai ridotto a porcile.
“Porcile – scrive Valerio Binasco, regista dello spettacolo in scena al teatro del Giglio – è un dramma in undici episodi che Pasolini ha scritto nel 1966 e che poi, nel 1969, ha trasposto nel film omonimo per raccontare l’impossibilità di vivere secondo le proprie coordinate, i propri istinti, preservando l’intima natura di se stessi dal mondo cannibale. In Porcile la trama si sviluppa nella Germania del dopo nazismo, nel momento in cui la borghesia con il suo modo globalizzante di intendere la democrazia ha preso il Potere e lo gestisce. Julian, figlio né ubbidiente né disubbidiente di una coppia della borghesia tedesca, trova nel porcile paterno un amore diverso e non naturale che, tuttavia, lui riconosce come scintilla di vita pura. La passione misteriosa che segna il personaggio fin dal suo ingresso diviene simbolo del disagio di chi non si riconosce nella società coeva, e si rifugia in qualcosa di istintuale ma segreto. Porcile non fa prigionieri. Condanna tutti, dal primo all’ultimo. Non c’è redenzione, non c’è possibilità di salvezza in questo mondo soggiogato in modo, oramai, antropologico. Non c’è speranza in questo porcile dove tutti mangiano tutto, dove il solo deve essere il tutto”.
Sabato 25 febbraio (alle 18) la compagnia incontra il pubblico nel ridotto del teatro del Giglio; l’appuntamento è il quarto del ciclo di incontri con gli attori e proiezioni dal titolo Situazioni di confine kkk realizzato da Teatro del Giglio, Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Fondazione Banca del Monte di Lucca. L’ingresso all’incontro è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.