Voce, luce e suono raccontano il Vangelo di Marco

Domenica sera (2 aprile) alle 21,15 la chiesa di San Michele in foro sarà teatro della prima di Secondo Marco, spettacolo che intreccia voce, suoni e luci in un crescendo di coinvolgimento emotivo lungo la narrazione del Vangelo più antico, scritto da un discepolo diretto dell’apostolo Pietro. “Ho fatto esperienza di un testo inatteso e controcorrente – racconta Nicola Fanucchi, attore e regista della pièce – che è riuscito a riaffascinarmi, parola dopo parola. La lettura di Marco è stata così sconvolgente che ho sentito l’urgenza di farne dono, di condividerla con un pubblico. Credo sia questa la missione nobile dell’arte e in particolare l’attore ha il compito di stimolare domande. Ne è nato uno spettacolo di sensazioni, che cambia a ogni prova, che sarà sempre diverso nel suo comunicare energia attraverso luci e suoni. L’unico punto fermo sarà la parola, nessun’altra regola. Un viaggio che vivrà di empatia, un percorso sperimentale, jazz”.
Claudio Di Paolo, artista della luce, commenta Secondo Marco: “Ho qualche idea ma non voglio porre freni alla creatività che le emozioni del momento mi porteranno a esprimere. La luce deve accogliere e mantenere le atmosfere che si instaureranno, fatte dell’energia con l’ambiente, con le pietre della chiesa, con gli occhi delle persone che accetteranno di condividere con noi questo momento”. L’esperienza del Vangelo di Marco, proposta con la collaborazione e l’apertura della parrocchia del centro storico, sarà tenuta insieme dal suono della batteria di Piero Perelli: “Interagisco con la voce e con la luce – spiega – in questo spettacolo che immagino come un film. C’è la storia, c’è l’ambiente, e c’è il suono che conferisce colore e coinvolge lo spettatore. Il set è un luogo non geografico, ma della sensazione”. La location della prima di Secondo Marco, la chiesa di San Michele, accoglie una narrazione già ascoltata eppure inedita. Commenta Nicola Fanucchi: “Una chiesa che accoglie una spettacolo così è manna dal cielo. San Michele è un luogo pieno di storie e di bellezza, che trattiene l’energia spirituale delle persone che hanno, nel tempo, attraversato la sua navata”. Secondo Marco, definito “pop e laico” dall’assistente alla regia, Giulia Valenti, sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti ed è stato realizzato anche grazie alla collaborazione del teatro Colombo di Valdottavo e del complesso museale e archeologico della cattedrale di Lucca.