L’arte di Carmassi ‘invade’ il centro di Lucca – Foto






L’arte del lucchese Arturo Carmassi approda nelle principali piazze della città e nella sala esposizioni della Fondazione Bml: ad inaugurare la mostra di scultura e pittura, questa domenica (2 aprile), sarà il critico d’arte Vittorio Sgarbi. L’esposizione, che consta di circa cinquanta opere fra sculture e pitture, è stata presentata in anteprima questa mattina (31 marzo) dal presidente della Fondazione Bml, Oriano Landucci e dalla curatrice Maria Stuarda Varetti. “Ho parlato con Carmassi pochi anni prima delle sua morte – racconta Varetti -: il maestro desiderava fortemente farsi conoscere dalla sua città di origine portando a Lucca le sue opere. Con questa mostra realizziamo la sua volontà, presentendo alla città il più internazionale e il più famoso artista che Lucca abbia avuto”.
L’allestimento, curato da Maria Stuarda Varetti e Massimiliano Simoni, si articola su più piani, ospitando composizioni oggettistiche e pitture che testimoniano la ricerca sapiente e precisa del maestro su materia, colore, volumi e spazio.
L’arte di Carmassi entra anche direttamente nel vivo della città, con quattro opere che si inseriscono nel contesto di Piazza San Martino e Piazza San Michele, amalgamandosi all’architettura urbana.
“Abbiamo deciso di realizzare questa mostra – commenta Landucci – non solo perché Carmassi lo merita, ma anche perché si tratta di una scommessa con la città, cui offriamo un’occasione di arricchimento. Finalmente Lucca tributerà il maestro con un’esposizione di spessore, per riscoprirlo dopo tanti anni di assenza e lontananza”. “La modernità di Arturo Carmassi – sottolinea Massimiliano Simoni, curatore della mostra – , che oggi torna nella sua Lucca, sta tutta nel suo surrealismo che rende le opere vive in continuo divenire. Abbiamo cercato di raccontarlo in 49 opere tra sculture e tele, attraverso le varie forme espressive che sono un vero e proprio inno alla libertà. Dalla mostra emerge con forza la costante indagine spaziale: se Fontana, con i suoi tagli, ci porta dentro l’opera, Carmassi con l’inserimento degli oggetti porta fuori ciò che sta dentro la superficie, ce ne fa intravedere addirittura le ossa, la colonna vertebrale”.
Una carriera costellata di successi ed esposizioni in tutto il mondo quella del maestro Carmassi: da New York al Brasile, da Anversa ad Amsterdam, passando per le principali città d’arte italiane.
L’inaugurazione, con introduzione a cura di Vittorio Sgarbi, avrà luogo questa domenica (2 aprile) alle 18, nel palazzo delle esposizioni di Piazza San Martino e sarà fruibile al pubblico gratuitamente fino al 4 giugno, dalle 15,30 alle 19,30, dal martedì alla domenica.
Arturo Carmassi nasce a Lucca il 2 luglio 1925 ma si trasferisce da bambino con la famiglia a Torino. All’inizio della sua attività afferma una posizione indipendente all’interno di un mondo (quello della città di Torino) fortemente influenzato dai movimenti neocubisti che negli anni dell’immediato dopoguerra erano prevalenti. Nel 1952 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con le avanguardie storiche e in questo periodo sempre più le sue opere si evidenziano per un carattere informale con elementi surrealisti. Si è occupato durante tutta la sua carriera di pittura, scultura e incisione e dal ’55 al ’65 si è dedicato principalmente alla scultura di opere di grandi dimensioni. Espone in tutto il mondo: Brasile, New York, Anversa, Amsterdam, Venezia, Roma, Friburgo, Rennes, Firenze. Del suo lavoro hanno parlato moltissimi critici e scrittori di fama internazionale: Leonardo Sciascia, Patrick Waldberg, Andrea Camilleri, Mario de Micheli, Pierre Restany, Jean-Marie Drot, Franco Russoli, Beniamino Joppolo, Filiberto Menna, Beatrice Buscaroli, Roberto Tassi, Giovanni Maria Accame ecc. Molti sono i musei e le istituzioni che ospitano le sue opere. Carmassi Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Fucecchio, ed è morto a Empoli il 27 gennaio 2015.
Jasmine Cinquini