Caccia al tesoro, flash mob e incontri per il G7 esteri



Una serie di iniziative per promuovere la pace e superare barriere sociali e nazionalismi: è il programma ideato dalla rete Costruiamo ponti e non muri per riaccendere i riflettori sul tema dell’accoglienza in occasione del G7 dei ministri degli esteri che farà tappa a Lucca il 10 e l’11 aprile prossimi. Gli eventi sono stati presentati questa mattina (1 aprile) al caffè letterario Lucca Libri, dal portavoce del gruppo, Giovanni Bolognini, e da alcuni degli esponenti delle associazioni territoriali aderenti. “Non si tratterà di un controvertice – spiega Bolognini – ma di un’occasione per mettere insieme una serie di iniziative cui stiamo lavorando da tempo. Il vertice ci offre la possibilità di parlare con i cittadini e anche con i responsabili governativi a livello mondiale per indicare un concetto semplice: realizzare spazi in cui sia possibile il confronto fra le persone, simboleggiato dal ponte, quello che unisce una realtà divisa. Vogliamo far sapere che almeno una parte della città è schierata a favore di questa linea”.
Si parte sabato (8 aprile) con la caccia al tesoro Pirati all’arrembaggio, con ritrovo alle 14,30 sotto al loggiato di Palazzo Pretorio. La premiazione avrà luogo alle 19 e sarà accompagnata da un flash mob e dall’abbattimento simbolico di un muro dalle cui macerie sarà ricostruito un ponte. A seguire, alle 21, appuntamento alla Croce verde di Viareggio con la tavola rotonda Tra difficoltà e buone pratiche: la sfida dell’accoglienza in Europa.
Domenica (9 aprile) al via la marcia Vivicittà, con ritrovo alle 10,30 al baluardo San Salvatore: i partecipanti indosseranno magliette con l’hashtag #costruiamoponti.
Gli eventi di maggior rilievo si concentreranno nei giorni del vertice. La manifestazione Costruiamo ponti e non muri prenderà vita lunedì 10 a partire dalle 16 in piazza San Frediano, con flash mob, letture e disegni e uno striscione per raccogliere i pensieri e i contributi di tutti, cittadini e stranieri accolti sul territorio. Alle 21, al cinema Artè di Capannori, spazio alla proiezione del film Le confessioni.
Martedì 11 aprile, invece, l’appuntamento è con l’incontro pubblico Costruiamo ponti e non muri, alle 17,30 all’Auditorium della Fondazione Bml, con gli interventi del responsabile del settore internazionale di Libera, Tonio Dell’Olio, di Francuccio Gesualdi, del centro nuovo modello di sviluppo e di Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi.
Nelle giornate di lunedì 10 e martedì 11 rimarrà inoltre aperta la Chiesina della rosa, che ospiterà un momento di preghiera per la pace e l’accoglienza al termine dell’incontro nell’Auditorium di Piazza San Martino.
“Come associazione – spiega Laura Soletti di Libera – chiediamo che ci sia un cambio di politica, che gli investimenti in armamenti vengano destinati piuttosto alla creazione di canali umanitari, che si punti alle riduzione delle guerre. Attraverso queste iniziative intendiamo diffondere il tema dell’accoglienza affinchè si crei una cultura nuova, opposta all’attuale cultura mafiosa ed omertosa dei governi”.
A far discutere è il diniego della questura in merito all’esposizione di uno striscione recante lo slogan, coniato da Papa Francesco, Costruiamo ponti e non muri, che i rappresentanti delle associazioni hanno chiesto, in via ufficiosa, di poter sistemare sul campanile di San Martino in occasione del G7. Nonostante l’assenso dell’arcivescovo Castellani, la questura avrebbe escluso questa eventualità, poiché la delegazione ufficiale dei ministri degli esteri farà tappa in Duomo e a Palazzo Orsetti, impedendo quindi anche l’affissione in San Michele.
Le associazioni facenti parte della rete hanno sottoscritto un appello per punti, rivolto a cittadini, forze politiche e pubbliche amministrazioni, invitando tutti al superamento delle divisioni e alla riaffermazione dei diritti fondamentali di ogni essere umano. La speranza è quella di coinvolgere anche i singoli cittadini lucchesi, che saranno invitati a firmare la lettera nei giorni di svolgimento delle iniziative. “Ci auguriamo – interviene Luciano Di Gino, dell’Associazione Aeliante di Capannori – che le comunità locali intervengano per chiedere con noi che i governi adottino una linea diversa, di accoglienza vera, per evitare morti disperate”.
Jasmine Cinquini