Skarrozzata in città per dire no a barriere architettoniche

Lucca sarà il primo Comune capoluogo della Toscana ad aderire alla Skarrozzata, un’esperienza proposta per la prima volta a Bologna nel 2011 e che sabato (22 aprile) vedrà le vie del centro storico percorse da tante persone normodotate in sedia a rotelle. L’obiettivo dell’iniziativa è invitare i cittadini a prendere coscienza di cosa significhi incontrare, da disabile, barriere architettoniche o impedimenti all’accessibilità, per attivare comportamenti responsabili: spesso, infatti, sono proprio le noncuranze di chi non rispetta cartelli di divieto o di chi parcheggia vicino a scivoli per disabili a complicare la vita a chi deve vivere la città su una carrozzina.
Questa prima edizione lucchese della Skarrozzata – una passeggiata per provare la disabilità è stata organizzata dall’associazione giovanile Di Testa Mia, impegnata nella promozione del benessere e della salute sul territorio attraverso lo sviluppo e il sostegno di impegno civico e solidarietà, con la collaborazione del Comune di Lucca. “Al mattino saranno coinvolte le scuole – spiega la vicesindaca e assessore alle politiche formative, Ilaria Vietina – e nel pomeriggio l’esperienza sarà aperta a tutta la cittadinanza. Voglio ringraziare l’assessore alla mobilità Francesca Pierotti, che con determinazione in questi anni ha seguito il tavolo sull’accessibilità. Ogni nuovo intervento pubblico è stato realizzato a misura di disabile ed è stato avviato un importante lavoro per adeguare gli spazi pubblici non accessibili. La Skarrozzata – continua la Vietina – non a caso è inserita tra gli eventi dell’anteprima di Lucca, incontri sul bello: bellezza è armonia diffusa e condivisa e una città che riflette su se stessa e vive un momento di piena corresponsabilità e partecipazione sul tema delle pari opportunità di fruizione dei luoghi, è una città più bella”.
Le sedie a rotelle per i partecipanti saranno messe a disposizione da Ottobock e dall’ortopedia Michelotti. L’appuntamento è in piazza San Michele per le 15,15. Da qui, intorno alle 15,30, partirà il corteo che per circa un’ora toccherà vari punti del centro: torre Guinigi, piazza San Martino, piazza Napoleone e ritorno in piazza San Michele, dove, sotto il loggiato di palazzo Pretorio, Emma Morton e il gruppo lucchese The Graces regalerà ai presenti un concerto. “Quest’evento è un modo per coltivare la propria empatia – esordisce Francesco, dell’associazione Di Testa Mia – e credo che sia un momento di riflessione doveroso per una città civile. Negli ultimi anni l’accessibilità della città è migliorata molto, questa amministrazione si sta impegnando nel rimuovere barriere architettoniche ma il lavoro da compiere è ancora molto lungo. Tra le criticità da risolvere, i negozi più antichi del centro storico che non sono dotati di pedana”. “Ci auguriamo che la partecipazione sia ampia – commenta Mario, anche lui dell’associazione giovanile organizzatrice – perché soltanto vivendo sulla propria pelle certe difficoltà si può sviluppare la giusta attenzione”. Un’attenzione che la vicesindaca Vietina invita a riservare anche verso il percorso per non vedenti realizzato in centro storico con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca: “Basta lasciare sopra i segnali del percorso un sacchetto, una bicicletta, un’auto parcheggiata male – spiega – e si vanificano sforzi e finanziamenti ricevuti per rendere Lucca più accessibile. Dobbiamo diffondere la coscienza che ciascuno di noi può interferire ma al tempo stesso favorire il grado di vivibilità”. Lucca è una città antica, che inevitabilmente non è stata pensata per il passaggio delle persone su una sedia a rotelle: basti pensare alle scale strette che contraddistinguono le abitazioni del centro storico: un tema sottolineato dal sindaco, Alessandro Tambellini, che ha aggiunto: “Nessun intervento pubblico nuovo realizzato in questi anni è stato privo delle caratteristiche di accessibilità, ma nostro obiettivo è anche risistemare l’esistente. Non sempre è facile rendere accessibili gli edifici pubblici del centro storico. Abbiamo avuto qualche difficoltà in particolare con gli oratori, che presentano entrate con scalini molto alti che impediscono l’installazione di una pedana. Tuttavia – ha continuato il sindaco – abbiamo cercato di fare la nostra parte nel trasmettere questo segnale di civiltà, attrezzando fermate autobus dedicate, realizzando un ascensore per accedere alla passeggiata delle Mura urbane dall’ex Casa del Boia e un altro (che sarà attivo da sabato) per raggiungere dalla casermetta l’orto botanico. Certo, il lavoro da fare è ancora lungo, ma la direzione è stata tracciata e la città ha una rinnovata sensibilità che certamente la Skarrozzata contribuirà a rafforzare”.