In Cappella Guinigi si presenta il volume di Marco Paoli su Ilaria del Carretto

Si terrà mercoledì (3 maggio) la presentazione del volume di Marco Paoli (Ilaria Maior. Storia e alterna fortuna del capolavoro di Jacopo della Quercia nella Cattedrale di San Martino a Lucca, Pacini Fazzi editore) introdotta dal professor Raffaello Nardi presidente dell’Accademia lucchese di lettere scienze ed arti e dal neoopresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini con il cui contributo il volume è stato edito. La presentazione è stata affidata al professor Cesare De Seta. Professore emerito di storia dell’architettura all’università Federico II di Napoli, fondatore del Centro interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della città europea, De Seta ha insegnato a vario titolo e in diversi periodi della sua attività al Courtauld Institut of Art di Londra, al Politecnico di Zurigo e alla Columbia University, New York. Ha curato due tomi della Storia d’Italia Einaudi (Il paesaggio e insediamento e territorio). Dirige per Laterza la collana Le città nella storia d’Italia, per la quale sono usciti 45 volumi, due dei quali – Napoli (1980) e Palermo (1981) – a sua firma.
L’appuntamento è per mercoledì (3 maggio) alle 17,30 alla Cappella Guinigi nel complesso di San Francesco a Lucca, cappella in cui riposano le spoglie di tanti membri della famiglia Guinigi e anche di Ilaria il cui corpo, ormai lo sappiamo con certezza, mai è mai stato riposto nel prezioso sarcofago realizzato per lei dal grande Jacopo. Un volume, quello scritto dallo storico dell’arte lucchese Marco Paoli che ripercorre le vicende che legano Ilaria e l’opera a lei ispirata sia alla storia della città di Lucca che a quella della casata dei Guinigi soffermandosi sulle motivazioni che hanno condotto uno dei massimi esponenti della scultura italiana del Quattrocento ad incontrare l’illuminata committenza lucchese. Il libro che si apre con una suggestiva tavola fotografica a facciavista con la riproduzione del monumento è riccamente illustrato con gli scatti di Lucio Ghilardi e di Aurelio Amendola, e propone al lettore anche importanti testimonianze fotografiche d’epoca provenienti sia dagli archivi Alinari (che mostrano la collocazione del monumento a ridosso della parete del transetto in cui Ruskin ebbe modo di ritrarlo intorno agli anni ’80 dell’800) che dall’archivio fotografico lucchese A. Fazzi che ce la ripresentano nella collocazione più centrale all’interno dello stesso transetto del Duomo, (da cui fu spostata per i restauri recentemente conclusi) laddove dove molti lucchesi ricordano con nostalgia la grande confidenza con la bellezza di Ilaria, ma che, quasi certamente, sappiamo non potrà più accoglierla per motivi di sicurezza.
Ilaria del Carretto sarà una dei protagonisti del Lucca Classica Music festival icona dell’arte lucchese e forse di Lucca stessa. Sarà lo stesso Marco Paoli a raccontarla al pubblico del festival nella giornata di apertura, giovedì (4 maggio) alle 18,30 nella Sala Ademollo di Palazzo Ducale, seguito dal primo dei 14 contributi musicali dedicati ad Ilaria e in programma proprio nel Duomo di San Martino a ridosso del capolavoro di Jacopo della Quercia.