Lucca Classica fa 12mila spettatori e lancia l’edizione Off



Un successo di pubblico, ottenuto coinvolgendo tutti in modo informale, senza però rinunciare alla qualità: è il bilancio della 4 giorni di Lucca Classica (4-5-6-7 maggio), la cui terza edizione è appena andata in archivio. A stilarlo oggi (16 maggio), in San Micheletto, ci sono Marco Cattani (presidente Associazione musicale lucchese), Simone Soldati (ideatore e direttore artistico Festival), i sindaci Alessandro Tambellini ed Alberto Baccini (in rappresentanza della Provincia di Lucca), Manrico Ferrucci (direttore generale del Teatro del Giglio) e Marcello Petrozziello (in rappresentanza della Fondazione Crl). In sala anche Marcello Parducci e la professoressa Gabriella Biagi Ravenni.
Un circuito emozionale – come lo definisce Cattani – che ha toccato la quota record di 12 mila spettatori: “Della manifestazione hanno parlato i maggiori media nazionali – afferma – ed abbiamo ospitato artisti illustri. Il pubblico che ha partecipato è stato estremamente eterogeneo, composto da tanti turisti e tantissimi lucchesi, diverso per età e formazione culturale, mai ingessato, sorridente, emozionato e partecipe”.
Un successo che consente già di programmare il 2018: “Visti i numeri in crescita, raddoppiati rispetto alla prima edizione – è l’analisi di Soldati – vogliamo continuare a lavorare con grande energia”. Quindi le date della prossima edizione: si svolgerà dal 3 al 6 maggio, con la grande novità di Lucca Classica Off dal 29 aprile al 3 maggio, per offrire ulteriori eventi aspettando il Festival.
Per quest’anno, più di 3200 persone hanno preso parte ai concerti in San Francesco, al Teatro del Giglio ed in San Pietro Somaldi. L’auditorium Boccherini è risultato starcolmo la notte del 5 maggio per il concerto fiume dei 100Cellos ed ne ha ospitate 400 per la conferenza di Rizzolati e per lo spettacolo Metafisica dei Tubi. Palazzo Ducale ha visto passare più di 2600 persone nei suoi locali, mentre in San Martino si stima un pubblico pari a 1800 presenze. Tutto esaurito poi nel salone dell’Arcivescovado per il Laboratorio orchestrale lucchese, cui aggiungere oltre 200 persone in San Micheletto per il concerto Boccherini sulle mura.
Grande soddisfazione anche da parte di Ferrucci: “C’è sintonia organizzativa e culturale – ricorda – unito all’apprezzamento per un format che ha il sapore del festival senza averne gli elementi di rigidità. Oltre che di musica, si occupa di filosofia, di sociologia del lavoro e molto altro: l’interdisciplinarietà è il futuro di ogni manifestazione”.
Da sindaco, Tambellini si dice entusiasta della collaborazione instaurata: “I risultati si raccolgono con il concorso di tutti coloro che si mettono in pista – afferma – e questo ci rincuora. Sappiamo che il sostegno della Fondazione Crl è fondamentale, ma segnalo che si sta creando un seguito interessante da parte del mondo economico privato, con aziende che intendono sempre più avvicinarsi a queste manifestazioni”.
Collaborazioni importanti, nel corso dell’evento, sono state instaurate con diverse istituzioni lucchesi: l’istituto Boccherini, il centro studi Puccini ed il museo Puccini, i musei nazionali di Villa Guingi e Palazzo Mansi, il Lucca Museum, Palazzo Pfanner, il Fai, la Fondazione Ragghianti, l’Opera del Duomo di Lucca, l’Opera delle Mura e la scuola Imt. Da ricordare anche il connubio con anteprima vini, andato in scena il 6 e 7 maggio.
“E’ un successo di pubblico ed economico – commenta Baccini – che dimostra una volta di più come con la cultura si possa mangiare. Lucca sta peraltro vivendo un periodo favoloso, dove la meraviglia ruota tutta intorno alle manifestazioni musicali”.
La Fondazione Crl continua a confermare il sostegno all’evento, rincuorata dai numeri: “Porto i saluti del nuovo presidente Marcello Bertocchini – interviene Petrozziello – che si rallegra per il successo della manifestazione. La Fondazione ha fatto eseguire un’analisi che si sofferma sul ricavo che scaturisce dall’evento: il risultato è che Lucca Classica, con un investimento iniziale di 6mila euro, è riuscito a ricavare spazi sui media per un valore pari a circa 200mila euro”.
Paolo Lazzari