S. Maria a Colle, inaugura parco e campetto da calcio

1 giugno 2017 | 17:30
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S. Maria a Colle, inaugura parco e campetto da calcio

Domenica (4 giugno), alle 18 si terrà la cerimonia di intitolazione degli spazi pubblici intorno alle Case Nuove, in via della Chiesa a Santa Maria a Colle, in località Falaschi. Sono due spazi verdi costituiti da un parco giochi e un campetto da calcio per i quali, da tempo, parenti e amici di Domenico Blefari e di Mario Fambrini, assieme alle tante persone che li hanno conosciuti e stimati, avevano inoltrato all’Amministrazione la richiesta di intitolazione.

A Domenico Blefari, capo reparto dei vigili del fuoco di Lucca, viene intitolato il parco giochi che ha saputo trasformare da spazio pubblico incolto in un luogo sicuro per i giochi dei ragazzi. Si è sempre prodigato, senza mai arrendersi, a sistemare le enormi buche presenti nel terreno oppure a fare opera di convincimento con il vicinato per avere aiuto sia materiale che economico per acquistare tutti gli alberi che ora, dopo 30 anni, sono alti e fanno molta ombra nelle calde giornate estive. In prima linea anche con il suo giovane figlio e con il ragazzo Mario Fambrini per organizzare, nell’improvvisato campino dietro le Case Nuove, tornei di calcetto e cene per tenere uniti i giovani della zona. A Mario Fambrini, amante del calcio e sempre allegro che un incidente mortale se l’è portato via nella piovosa serata del 3 dicembre del 1992 sulla Via Pesciatina mentre tornava a casa dal lavoro, viene intitolato proprio quel campetto che tanto ha amato da impegnarsi a ripulirlo e a sistemarlo per poterci giocare nei tornei di calcio che era riuscito ad organizzare con i tanti ragazzi della zona. Mario giocava a calcio con grinta ma nel rispetto dell’avversario. Gli amici ricordano con nostalgia le “notti magiche” dei mondiali del ’90 quando tutti insieme guardavano la tv all’aperto nella strada tra i due fabbricati delle case nuove. Di questi momenti di incontro con cene e divertimento, era animatore lo stesso Domenico che era riuscito a promuovere un gruppo unito e coeso di persone dello stesso quartiere con l’unico scopo di poter vivere bene insieme e di sentirsi tutti come in una grande famiglia. Oggi più di prima, questi spazi verdi hanno bisogno di essere curati e non abbandonati al degrado. Alcuni abitanti della zona si sono offerti di risistemare il prato del campetto e insieme a tutte le persone disponibili a prendersi cura del bene comune. Per questo hanno scritto un patto di collaborazione nell’ambito del regolamento dell’amministrazione condivisa. I parenti e gli amici “ringraziano l’amministrazione comunale – si legge in una nota – per aver accolto la loro richiesta perché sono sempre più convinti che la gente ha bisogno di sapere che al mondo esistono persone uniche e buone come lo sono stati Mario e Domenico”.