Club Unesco: “Nessuna candidatura per le Mura di Lucca”

Le Mura di Bergamo, Palmanova (Udine) e di Peschiera del Garda (Verona) sono divenute patrimionio mondiale dell’Unesco. E quelle di Lucca? Mentre sui social qualcuno fa notare l’ingiustizia del mancato riconoscimento per la nostra città, è doveroso precisare che l’Unesco si è espressa su un progetto transnazionale preciso, presentato nel 2016 dall’Italia, dalla Croazia e dal Montenegro, volto a valorizzare un sistema difensivo complesso e moderno realizzato tra il XVI e il XVII secolo dalla Repubblica di Venezia.
Divengono patrimonio dell’umanità, quindi, anche le mura di Zara e Sebenico per la Croazia e di Cattaro per il Montenegro: tre località dalmate legate storicamente alla Serenissima. “L’Unesco valuta le candidature che riceve – precisa Annateresa Rondinella, direttore generale Club Unesco di Lucca e vicepresidente del Cict (consigio internazionale del cinema, della televisione e della comunicazione audiovisiva per l’Unesco) – e quella di Lucca, semplicemente, non c’era. Solo nei primi anni duemila venne presentato un dossier, che andrebbe aggiornato e riproposto all’attenzione dell’Unesco se l’obiettivo è ricevere il riconoscimento di patrimonio mondiale. Ma la città, ancora, non ha le idee chiare su questo: basti pensare – aggiunge – che è opinione diffusa che il ‘bollino’ Unesco equivalga a vincoli di ogni sorta che impedirebbero, addirittura, lo svolgimento di una manifestazione d’eccellenza come Lucca Comics & Games. Niente di più falso! Lo dimostra anche il fatto che nelle lingue principali dell’Unesco, il francese e l’inglese, non esiste nemmeno una parola equivalente al significato che noi attribuiamo a ‘vincolo’ per i beni culturali, artistici e architettonici. Perché Lucca veda riconosciute le sue Mura nella ‘world heritage list’ dovranno concentrarsi in questa direzione il Mibact, la Regione Toscana, la Provincia, il Comune e l’Opera delle Mura, per produrre un dossier utile alla candidatura anche attraverso un percorso partecipativo che dia voce alle istanze e ai desideri della cittadinanza”. La dottoressa Rondinella sottolinea quindi i due riconoscimenti Unesco che Lucca ha ricevuto, sconosciuti ai più, ma di grande rilevanza: “I Monti Pisani hanno ottenuto lo scorso anno il titolo di riserva della biosfera Mab dell’Unesco, entrando a far parte delle cosiddette ‘selve costiere di Toscana’ che fin dal 2004 l’Unesco ha riconosciuto, e l’archivio storico diocesano di Lucca è stato insignito del titolo internazionale di ‘memoria del mondo, il più alto per i beni archivistici e bibliotecari”. Il Club Unesco di Lucca, già partner del Comune di Lucca per il progetto mirato a conquistare il titolo di ‘città creativa della musica’, si augura infine buone collaborazioni con il nuovo assessore alla cultura, Stefano Ragghianti. “Non dobbiamo abbassare la guardia ma imparare dalle sconfitte – commenta ancora Annateresa Rondinella – e dopo il mancato riconoscimento del 2016 dobbiamo avere la capacità di rialzarci e metterci al lavoro, fin da subito, per presentare una candidatura ancora più forte nel 2019. Dobbiamo puntare non solo su Giacomo Puccini ma anche sulla contemporaneità, sulla creatività che questa città, anche attraverso associazioni come Cluster, è in grado di esprimere. Talvolta su certi riconoscimenti pesano alcune condizioni geopolitiche, contingenti, che forse nel 2016 non erano favorevoli a Lucca; tuttavia – conclude Rondinella – quell’esperienza ha permesso a Lucca di creare reti con altre città, fondamentali per lanciare grandi progetti all’altezza della qualità che questa città può comunicare. Non dobbiamo disperdere questo patrimonio di relazioni”.
Elisa Tambellini