Summer, amarcord ‘aspettando’ Paul McCartney

di Luca Dal Poggetto
Una serata per celebrare i vent’anni del Summer Festival, nel ricordo dei grandi artisti che hanno calcato il palco della manifestazione (dalla prima edizione con Bob Dylan per poi proseguire con Elton John, Ray Charles, Stivie Wonder, Roger Waters, fino ad arrivare all’edizione di quest’anno con Ennio Morricone ed i Rolling Stones), tra aneddoti divertenti ma anche suggestioni sui possibili sviluppi della manifestazione. Questi, in sintesi, i contenuti dell’incontro tenutosi ieri sera (20 luglio) alla Confcommercio di Lucca dove è sembrato che fossero definitivamente sgombrate le nubi sul rinnovo della convenzione.
Ospite d’onore della serata, ovviamente, il patron del Festival Mimmo D’Alessandro che della kermesse di Piazza Napoleone non solo è l’ideatore ma anche anima e cuore pulsante. Insieme a lui erano presenti Pietro Fazzi e Andrea Tagliasacchi (rispettivamente sindaco e presidente della Provincia all’epoca della prima edizione del Summer) oltre all’attuale sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. Nel cortile di Palazzo Sani, sede della Confcommercio, va in scena un incontro piacevole, in cui non sono mancate le schermaglie dialettiche tra Fazzi e i due rappresentanti del centro sinistra.
Ad inizio serata, sollecitato sulla questione del rinnovo della convenzione con il Summer che sta tenendo banco da qualche giorno, il sindaco Tambellini ha subito voluto fugare ogni dubbio: “La convenzione sicuramente si farà. Ricordo che quando arrivai, il Festival viveva in una situazione di precarietà, con la convenzione che veniva rinnovata annualmente. Siamo stati noi nel 2012 a voler dare maggiore stabilità e continuità alla manifestazione stipulando una convenzione di durata quinquennale. Abbiamo delle scadenze imminenti di bilancio da rispettare altrimenti la convenzione sarebbe già stata fatta. Gli uffici competenti comunque sono già a lavoro”.
Incalzato dall’ex sindaco Fazzi sul perché di “questo aggravio nella procedura per l’approvazione del documento” anziché ricorrere ad una semplice delibera di giunta, Tambellini ha risposto che la scelta è stata quella di far approvare il provvedimento dal Consiglio comunale perché “rappresenta la città nella sua interezza” e perciò è sembrato giusto che la convenzione fosse condivisa e ratificata da tutti.
Dopo questo primo scambio di battute, i riflettori sono passati sull’ospite d’onore della serata, Mimmo D’Alessandro che ha spiegato al pubblico com’è riuscito a portare a Lucca i Rolling Stones: “Ho stalkerato Mick Jagger per due anni, ecco come ho fatto. Mi sono ritrovato accanto al loro manager su un volo Parigi – L’Avana e per tutto il tempo non ho fatto altro che parlare di Lucca. Alla fine ce l’ho fatta: Mick mi disse che stavano studiando cinque diversi possibili itinerari per il loro tour e Lucca era in tutti. Per me è stata una grande soddisfazione poter vedere il nome Lucca accanto alle maggiori città europee come Parigi, Amburgo, Stoccolma, Barcellona. Avevo già il si dei Rolling Stones ma non avevo ancora le autorizzazioni per gli spalti delle mura, un percorso durato tre anni lungo e difficile – ha commentato il Patron della manifestazione –. E non riuscire ad ottenerlo per me avrebbe significato smettere di fare questo lavoro. Gli Stones sono una band dall’ego pazzesco basti pensare che per il concerto a L’Avana il loro manager riuscì ad imporre all’entourage di Obama (che si trovava a Cuba nello stesso periodo) di cambiare albergo. Ma quando vedo quella lingua mi emoziono, perché chi lavora nel mio settore sa cosa rappresenta”. Poi un commento sul futuro del Summer: “Posso dire che in questi anni qualcosa per Lucca l’abbiamo fatta. Quando abbiamo cominciato, Piazza Napoleone era un parcheggio bruttino, adesso è rinata. Per me è impensabile fare il Summer Festival da qualche altra parte perché un altro spazio come Piazza Napoleone non esiste. Il Summer è nato qui e deve rimanere qui, per questo vorrei che la città diventasse proprietaria del brand Summer Festival, perché è un patrimonio di tutti”. D’Alessandro ha ricordato come quest’anno arriveranno a Lucca grazie al Summer 150.000 persone.
La parola è poi passata ad Andrea Tagliasacchi che ha ricordato come iniziò l’avventura della manifestazione: “Quando diventai Presidente della Provincia, Mimmo non lo conoscevo ma ero convinto che la città avesse bisogno di qualcosa per risvegliarsi. Così, Maria Elena Marcucci, mia cara amica (e vice presidente della Regione Toscana all’epoca), mi diede il numero di D’Alessandro. Quando lo incontrai per la prima volta a Viareggio, lui mi disse che non aveva votato per me. Dissi che non importava. Mimmo mi portò una proposta per i 4 concerti della prima edizione, da li partì tutto. Quando abbiamo cominciato certo non ci saremmo aspettati che diventasse quello che è oggi. Il Summer Festival è una manifestazione che promuove la città nel mondo grazie al linguaggio universale della musica. Dobbiamo dare atto a Pietro Fazzi della scelta coraggiosa di liberare Piazza Napoleone dalle auto. Bisogna poi dire che all’epoca, il connubio tra pubblico e privato che si riuscì a trovare era qualcosa di innovativo che nessuno faceva ma senza l’apporto di un imprenditore come Mimmo non si sarebbe riusciti a realizzare una manifestazione del genere che, in vent’anni, ha visto passare da Lucca la storia della musica”.
La parola poi è passata a Pietro Fazzi che ha ricordato come, all’inizio, non fosse proprio tutto rose e fiori e che ci furono anche degli scontri con gli stessi D’Alessandro e Tagliasacchi ma come il potenziale che si intravedeva dalla manifestazione abbia posto fine a tutte le discussioni: “Altre manifestazioni hanno una ricaduta sul territorio insignificante, qui invece c’è un connubio. E’ ingiusto dire che prima del Summer a Lucca non c’era niente perché c’era una manifestazione di spicco come Anfiteatro Jazz che però non era sufficiente. Avevo la possibilità, anche per ragioni politiche, di oppormi alla scelta di Tagliasacchi ma non lo feci perché vedevo il potenziale che c’era dietro. Anche grazie al Summer, uno spazio che prima era occupato dalle macchine diventava una pagina bianca su cui poter scrivere una storia”.
Fazzi ha poi invitato Tambellini a farsi interlocutore principale per quanto riguarda gli sviluppi e le scelte future legate al Festival. Il sindaco ha voluto sottolineare come la formula vincente di fare la manifestazione in centro storico, così come per i Comics, rappresenti il valore aggiunto ed ha voluto ringraziare la Soprintendenza e il Ministro dei Beni Culturali Franceschini che hanno permesso l’utilizzo degli spalti delle mura per il concerto dei Rolling Stones. Il Festival, nelle parole del sindaco, dovrà durare ancora tanti anni. Tambellini ha poi chiuso con una battuta su un unico nome che mancherebbe al Summer, quello di Paul McCartney. Nessuna conferma o annuncio trapela dal promoter ma circola con sempre più insistenza l’indiscrezione di contatti già ben avviati per portare la star alla prossima edizione del Summer Festival. Poi per Mimmo D’Alessandro, che al termine dell’incontro è stato insignito del titolo di socio onorario della Confcommercio, è stato il momento degli amarcord con i duetti di Sting e James Taylor in Piazza Anfiteatro, Ray Charles con Giorgia, Jeff Beck che suona il Nessun Dorma e Marcus Miller con O mio babbino caro, fino ad arrivare ad Ennio Morricone che ha voluto dedicare un pezzo a Puccini. Il Patron del Festival ha voluto ribadire come non veda un futuro lontano da Lucca per il Summer e come molte band vengano da tutto il mondo per la magia che si crea in Piazza Napoleone.
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Nel commentare e analizzare la serata di giovedì scorso arriva la soddisfazione di Confcommercio. “Crediamo che gli spunti positivi della serata – commentano il direttore di Confcommercio Rodolfo Pasquini e la presidente del Centro commerciale Città di Lucca Simona Barsotti – siano stati diversi: in primo luogo intendiamo ringraziare i tanti e autorevoli ospiti, dal patron Mimmo D’Alessandro al sindaco Alessandro Tambellini, fino all’ex sindaco Pietro Fazzi e l’ex presidente della Provincia Andrea Tagliasacchi, quest’ultimi due entrambi in carica quando nel 1998 la manifestazione ebbe inizio. Il ringraziamento più grande va naturalmente a D’Alessandro, cui è stata consegnata un’aquila che lo rende socio onorario di Confcommercio come simbolo dell’apprezzamento dell’associazione per gli straordinari risultati conseguiti in questi anni”. “In una serata piena di amarcord, aneddoti, risate e forse un po’ di nostalgia – proseguono Pasquini e Barsotti – crediamo siano stati lanciati anche importanti segnali per il presente e il futuro della rassegna. Intanto, la conferma da parte del sindaco Tambellini che la convenzione fra Comune e Summer Festival verrà rinnovata per altri cinque anni: un atto decisivo per consentire agli organizzatori della manifestazione di poter programmare con le dovute tempistiche concerti di grande spessore e – i Rolling Stones insegnano, come spiegato da D’Alessandro – richiedono a volte mesi per non dire anni di preparativi e trattative. Se l’incontro di Palazzo Sani fosse servito a rasserenare gli animi sotto questo punto di visto, ne saremmo felicissimi”. “A chiudere – terminano Pasquini e Barsotti – ci sentiamo di rimarcare le parole di D’Alessandro laddove ha ribadito come il Summer Festival, nonostante le tante e continue offerte che gli arrivano da tutta Italia, possa avere sede, senso e casa soltanto a Lucca. Lavoriamo da subito, tutti assieme, per garantire altri venti anni di splendida esistenza a questa manifestazione, apportando laddove necessario ulteriori migliorie”.