
Debutta la sera di domani (6 agosto), al Cortile dell’Istituto Pellegrini Carmignani di Montecarlo, la rassegna di teatro amatoriale organizzata dalla Fita di Lucca e realizzata con il sostegno del Comune di Montecarlo.
La rassegna proseguirà il 12, 19 e 26 agosto, all’insegna del buon teatro amatoriale, mentre il 15 agosto la Compagnia dei Karacongioli presenterà in Piazza Carrara lo spettacolo Super! Super! Super!, uno spettacolo di giocoleria ed arti circensi dedicato a grandi e piccini.
Domani alle 21,30 la Compagnia Teatro Studio mette in scena La zia d’America, commedia brillante di George Deval
Lo spettacolo. L’azione si svolge a Roma nella casa di un avvocato di grido fissato con i titoli nobiliari al punto da pretendere che la moglie provenga da famiglia altolocata. Per questo motivo gli è stato fatto credere che il padre della sposa, tale Mario Esposito, sia un grande esploratore perennemente in viaggio per i suoi studi mentre in realtà è un modesto faccendiere che ha sbarcato il lunario con una serie di mestieri ai limiti del lecito. Questo è l’antefatto da cui discendono tutte le situazioni esilaranti che si scatenano all’arrivo sulla scena di questo suocero sconosciuto che si presenta sotto le false sembianze di un idraulico e che poi assumerà altre identità. Nella vicenda s’inseriscono altri personaggi fortemente caricaturali, un ladruncolo di borgata che gioca al gangster, un generale da barzelletta alla ricerca della donna ideale, un’amica di famiglia sessualmente famelica e Zoe la promessa sposa di Mario, una pescivendola che si esprime con un linguaggio popolare molto colorito. Su tutti incombe la presenza ingombrante di Elisa la cameriera, una campagnola, la classica finta tonta che con la sua faccia tosta è una mina vagante nella casa, ma come sempre in queste storie il lieto fine è scontato.
La commedia si può definire una pochade alla francese condita in salsa italiana, con i travestimenti, le situazioni da suspense comica e i tradimenti veri o presunti. Lo stile linguistico è moderno e alterna la lingua con i dialetti con una contaminazione che aumenta l’effetto comico; il fine è la costruzione di un meccanismo in grado di coinvolgere lo spettatore in un grande divertissement per una serata all’insegna del buonumore.