Ex studenti del Giorgi si ritrovano dopo 30 anni



Rimpatriata storica, 30 anni dopo il diploma, per la classe elettronici dell’istituto Giorgi. È quella che si è tenuta ieri sera (7 settembre) alla Cantina di Alfredo, dopo una lunga fase di gestazione. L’idea di riunire i vecchi compagni di classe è venuta a Gianluca Da Valle circa tre mesi fa: “Stavo facendo una passeggiata – racconta – e sono passato davanti a un campo da basket. Il ricordo è volato a quando anch’io praticavo quello sport, al ragazzo che ero a 19 anni e agli amici di allora. Ho ripensato alla mia classe: eravamo soltanto in 13 su quei banchi e molti di noi, dopo i risultati della maturità, non si erano più visti”.
È nata così l’idea di ricontattare i vecchi compagni, impresa che si è rivelata meno semplice di quanto Gianluca credesse. “Ho parlato dell’idea di organizzare un’occasione per rivederci a Simone Della Maggiora, l’unico ex compagno con il quale sono rimasto in contatto in questi anni. Insieme ci siamo attivati per ricomporre la classe: un po’ grazie a Facebook, un po’ grazie al passaparola tra conoscenti, ci siamo riusciti e finalmente abbiamo individuato una data che andasse bene alla maggioranza di noi”. Otto i presenti e cinque gli assenti, ieri sera, per quella che si annuncia essere solo il primo di una serie di nuovi ritrovi: “Dobbiamo assolutamente ripetere per gli assenti – commenta Gianluca, ancora entusiasta – e abbiamo già creato un gruppo WhatsApp per rimanere in contatto tra noi”.
C’erano (in rigoroso ordine alfabetico, come a scuola): Mauro Bini, Gianluca Da Valle, Simone Della Maggiora, Michele Livi, Marco Maffei, Girolamo Panepinto, Andrea Stefani e Paolo Verciani. Assenti giustificati: Alfreo Andolfi, Marco Fabbri, Maurizio Micheletti, Stefano Paterni e Claudio Santini. La serata si è protratta ben oltre la chiusura del locale: i compagni di scuola ritrovati si sono trattenuti fino all’una e mezza di notte a chiacchierare nel piazzale dove avevano lasciato l’auto. “Avevamo molto da raccontarci – spiega Gianluca – perché ci siamo lasciati ragazzini e ci siamo ritrovati con i capelli imbiancati. Molti di noi, in un primo momento, non si sono riconosciuti. Le nostre vite hanno preso strade molto diverse: chi è divenuto vigile del fuoco, chi poliziotto, chi speaker radiofonico, chi imprenditore, chi tecnico… ci accomuna, questo sì, un debito grande nei confronti della preparazione seria ricevuta al Giorgi, che ci ha facilitato nei nostri percorsi professionali”.