Con ‘Lasciatemi andare’ Ricciarelli e Fanucchi incantano Novara

Grande apprezzamento di critica e di pubblico ieri (21 settembre) al festival Novararchitettura per lo spettacolo teatrale a due voci Lasciatemi andare, interpretato dagli attori lucchesi Lorenzo Ricciarelli e Nicola Fanucchi. Un palinsesto in due atti sulle vicende biografiche di Giuseppe Terragni (1904-1943), l’architetto italiano che meglio ha saputo interpretare il razionalismo lasciando in dote al patrimonio artistico italiano edifici come il Novocomum e la Casa del fascio a Como. Lo spettacolo, scritto dal vulcanico architetto e ingegnere Attilio Terragni, nipote di Giuseppe, vede nell’inedita veste di regista anche Lorenzo Ricciarelli, architetto Lad studio e attore della compagnia Teatrogiovani di Lucca.
Lasciatemi andare hadue protagonisti: un capitano, Giuseppe Terragni, e un soldato, che nel secondo atto diventa il famigerato dottor Ugo Cerletti, l’inventore dell’elettroshock. Il primo atto si svolge nei primi giorni di gennaio del 1942 nella campagna di Russia, durante la seconda guerra mondiale, dove l’esercito italiano combatte. Il capitano e il soldato dialogano sulla loro condizione di uomini in guerra e per il capitano è l’occasione per rivolgere un ultimo ricordo all’architettura per la quale, su altri fronti, aveva combattuto tutta la sua breve vita. La conversazione è interrotta dalla distruzione del campo militare in cui si trovano. Il primo atto è basato sulla cronaca di guerra descritta da Giuseppe Terragni nelle sue lettere dal fronte, da cui fu rimpatriato, dopo due inverni, per essere crollato psichicamente quando ritrovò tutti i suoi commilitoni uccisi dal fuoco nemico. Il secondo atto, invece, si svolge a Pavia nella clinica del dottor Ugo Cerletti. Nel dialogo il dottore e la mentalità oggettiva prendono il sopravvento: la clinica alza i suoi muri “che non sognano mai” tra le stanze dove si curano i reduci senza nessuna compassione. Qui Giuseppe Terragni subì sei terribili sedute di elettroshock che, alla fine, sono riuscite a minare il suo fisico integro portandolo alla morte. In Lasciatemi andare, dopo l’elettroshock, il protagonista alza le braccia al cielo, saluta il pubblico implorando di lasciarlo andare, di lasciarlo uscire da “questo dondolo della storia, da questo cadere” cui sarebbe costretto se restasse.