L’inchiesta ‘Mafia caporale’ di Palmisano a Palazzo Ducale

Venerdì (29 settembre) alle 18, nella sala Tobino di Palazzo Ducale, Leonardo Palmisano presenterà la sua ultima inchiesta, Mafia caporale (Fandango editore). Scrittore ed etnografo, dopo Ghetto Italia su caporalato e sfruttamento dei braccianti neri, che ha vinto il premio Rosario Livatino 2016, Palmisano indaga e svela gli intrecci tra mondo del lavoro e mafie, attraverso un viaggio dal nord al sud dell’Italia, da cui nasce il nuovo libro.
Mafia caporale raccoglie infatti storie di lavoratori ridotti in stato di schiavitù nell’agricoltura, nei servizi, fin nella piccola industria, incontrati personalmente dall’autore in ogni parte del nostro peese che, come denuncia il rapporto 2016 sulla schiavitù nel mondo, con 129600 persone schiavizzate, si colloca al 49esimo posto fra i 167 paesi considerati. L’incontro è promosso da Amnesty international – gruppo 201 Lucca, con la collaborazione di Libera presidio di Lucca, Provincia di Lucca, Comune di Lucca e Scuola per la pace. La mattina dello stesso giorno Leonardo Palmisano presenterà Mafia caporale agli studenti del liceo scientifico Vallisneri di Lucca, in un incontro a loro riservato e organizzato con la collaborazione della scuola.
Leonardo Palmisano, (barese del 1974) è etnografo e scrittore. Docente di sociologia urbana al Politecnico di Bari, è autore del romanzo Trentaquattro (Premio Eboli 2011), delle inchieste Arrivare per restare? La presenza straniera in Puglia, La Città del Sesso. Dominazioni e prostituzioni tra immagine e corpo, Dopo di Lui. Cosa sarà dell’Italia dopo Silvio Berlusconi; e dei saggi Palombella Rotta, un decalogo per la sinistra in piena crisi e Nessuno tocchi la Puglia migliore. È anche sceneggiatore e attualmente redattore per www.sulromanzo.it; ha scritto per Il Manifesto, Liberazione, AlfaBeta2 e NarcoMafie.