Un giorno senza denaro: ecco la Festa del presente



“Non venire a mani vuote, non andartene a mani vuote”: è questo l’invito che campeggia sulla locandina della Festa del presente, giunta alla sesta edizione, che si svolgerà domenica prossima (1 ottobre) dalle 10,30 alle 19 al centro culturale Agorà. La formula è semplice: chiunque può donare qualcosa agli altri, a partire dalla propria presenza.
“È un invito anzitutto a superare l’idea che si possa donare soltanto un oggetto materiale, perché anche un abbraccio, una canzone, un bacio possono essere regali preziosissimi – commenta l’assessora al sociale del Comune di Lucca, Lucia Del Chiaro – e al contempo un invito a ripensare le relazioni come uno scambio gratuito. Ho vissuto in Germania – racconta la Del Chiaro – in una città che apparteneva al blocco orientale prima del crollo del muro di Berlino, e nella cultura degli amici che ho conosciuto lì è forte il senso del dono e la convinzione che un oggetto possa avere sempre una nuova vita, a seconda delle esigenze di chi lo utilizza: per questo si regalano spesso, ancora oggi, manufatti rinnovati, rimessi a nuovo da chi decide di donarli perché possano servire di nuovo a chi li riceve in dono. Per l’occasione – conclude l’assessore al sociale – l’associazione Daccapo, una delle molte che volentieri ha aderito alla Festa, donerà alla città di Lucca una ‘casa dei libri’ con le ruote: una bacheca in legno recuperato e plexiglass dove chiunque potrà condividere letture, in assoluta gratuità”. La Festa del presente si svolge a Lucca da tre anni ma è nata nel 2012 a Porcari grazie all’intuizione di Roberto Castelli, direttore di Aldes: “Mi piace sottolineare la parola ‘festa’ – commenta – perché questa giornata vuole anzitutto essere un momento in cui le persone possano stare bene e riscoprano gli altri e se stessi come migliori di quanto, nel quotidiano, si credano. Il denaro è un mezzo, non un fine: obiettivo della giornata è anche riposizionare il valore che gli attribuiamo. Sarà un’edizione bellissima – aggiunge Castello – che può contare, già adesso, sull’adesione di molte associazioni che volentieri hanno aderito a questo gioco collettivo capace di creare ricchezza, quella vera, bella e autentica, data dalla condivisione”. L’appuntamento di domenica anticipa la Giornata nazionale del dono (4 ottobre) e ne estende il signficato, come ha spiegato l’assessora Ilaria Vietina: “L’importante ricorrenza istituita dal Senato coinvolge soprattutto gli ambiti sociali e sociosanitari: noi, con la Festa del presente, vogliamo ampliare il coinvolgimento a tutte le realtà associative. Ci piace l’idea di innescare una dinamica anche provocatoria – spiega ancora Ilaria Vietina – al fine di restituire centralità alle relazioni tra le persone, in un’ottica non mediata dal denaro. Si può donare il proprio tempo, la propria arte, il proprio sapere e il proprio saper fare. Ringrazio tutti coloro che hanno già aderito e i molti che si stanno aggiungendo: sono la prova che la Festa del presente è ormai un appuntamento conosciuto e riconosciuto”. Tra questi, l’associazione Daccapo, rappresentata da Daniele Guidotti: “La nostra attività quotidiana si sposa perfettamente con gli obiettivi della Festa del presente. Noi diamo una nuova vita agli oggetti che le persone non usano più per donarle a chi ne ha bisogno, abbellite, rimodernate, riparate. Siamo felici di poter contribuire alla logistica della giornata e di poter donare un laboratorio di riuso per bambini”. “La qualità della vita e il benessere di una comunità – commenta l’assessore alla partecipazione Gabriele Bove – passano attraverso la relazione e le energie positive che la comunità riesce a mettere in circolo. A Lucca, capitale del volontariato, l’attenzione all’uomo è costante e al centro del dibattito. Domenica creeremo l’occasione perfetta per donare tempo, capacità e sapere: invto a partecipare anche chi non risiede nel Comune di Lucca”. Saranno molte le competenze, anche artistiche, che verranno condivise per l’occasione. “Il programma definitivo della Festa del presente non c’è ancora – spiegano Eva Guidotti e Lucia Franceschini di Aldes – perché si stanno aggiungendo adesioni anche in questi giorni. Possiamo però anticipare che molti professionisti, della danza, del teatro, della parola, regaleranno performance di alto valore artistico. Ci sarà grande spazio per la musica dal vivo, con l’originale live di canti tradizionali coreani interpretati da studenti di Seul ospiti alla Jam Academy”.
Si legge nella locandina della manifestazione, realizzata da Alessandra Moretti: “L’idea è quella di un giocoso ribaltamento temporaneo del meccanismo alla base dei rapporti economici: quello di scambiare sempre una cosa con un’altra cosa. L’unica regola della Festa del presente è dare senza avere nulla in cambio e prendere senza l’obbligo di dare nulla in cambio. Una festa da cui tutti sono destinati ad uscire più ricchi, senza che sia circolato denaro e senza che gli indicatori economici abbiamo quindi potuto accorgersene. Una situazione che mette in discussione l’idea che il denaro sia l’unico modo per misurare la ricchezza e contemporaneamente l’occasione per darsi concretamente una mano regalando ciò che si può a chi lo gradisce e soprattutto a chi ne ha bisogno. Non viene utilizzato denaro per la sua organizzazione e non è quindi possibile fare donazioni per sostenerla. La comunicazione si fonda dunque unicamente sul passaparola, sul web, sul sostegno di associazioni e singoli, e sulla disponibilità di testate stampa, radio e tv a dedicarle spazio”.Oltre a portare vestiti, libri e oggetti direttamente alla Festa, è anche possibile consegnarli alla Pia Casa, in via Santa Chiara, sia sabato 30 settembre dalle 16 alle 19, sia domenica dalle 9 alle 12.
Durante la giornata di domenica verrà inoltre allestito un banchetto di raccolta firme per aderire alla campagna ‘Ero straniero’ per una legge di iniziativa popolare volta a ripensare le politiche sull’immigrazione, superando la Bossi-Fini e puntando su lavoro e inclusione.