Il Tibet al Lu.C.C.A. con le foto di Mattolin e Sevegnani

Il Lu.C.C.A (Lucca center of contemporary art) di via della Fratta si prepara a un mese di approfondimenti sul buddhismo tibetano, fatto di mostre, workshop di pittura, conferenze e presentazioni di libri. A dare il via a questa serie di iniziative sarà la mostra fotografica Tulku, le reincarnazioni mistiche del Tibet, frutto di un lungo viaggio durato oltre 30 anni che il giornalista Piero Verni e i fotografi Giampietro Mattolin e Vicky Sevegnani hanno compiuto lungo l’orizzonte delle comunità tibetane dell’India e della regione tibeto-himalayana.
L’esposizione, visitabile con ingresso libero dal 4 ottobre al 12 novembre 2017 negli spazi del Lu.C.C.A. Lounge&Underground, sarà inaugurata sabato prossimo 7 ottobre alle 17,30 e preceduta, alle 16, da una conferenza sul tema con il venerabile Lama Paljin Tulku Rinpoce e lo scrittore Piero Verni, nell’auditorium della Cappella Guinigi del vicino complesso di San Francesco. Dal punto di vista dell’insegnamento del Buddha, l’essere umano non vive una sola esistenza ma, al contrario, passa attraverso un ciclo ininterrotto di nascite, morti e rinascite che avrà termine solo quando sarà in grado di ottenere lo stato superiore di coscienza chiamato ‘illuminazione’. Il pensiero tibetano ha arricchito il tradizionale modo di vedere buddhista sulla reincarnazione di un nuovo elemento: quello dei tulku, i maestri che, in virtù dell’alto livello spirituale raggiunto, possono controllare il processo delle successive reincarnazioni. I tulku (‘corpi d’emanazione’) sono quei maestri spirituali che scelgono di ritornare nel mondo, esistenza dopo esistenza, per essere di aiuto agli esseri viventi. La tradizione di queste reincarnazioni mistiche è una caratteristica peculiare del buddhismo vajrayana, la forma dell’insegnamento del Buddha diffusa in Tibet, regione himalayana e Mongolia. I principali e più venerati di tutti i tulku, sono i Dalai Lama, da oltre tre secoli considerati come le massime autorità spirituali e temporali del Tibet. I 55 pannelli che compongono la mostra raccontano al visitatore di alcuni tra i più importanti maestri reincarnati tibetani dello scorso secolo e contemporanei. Da sua santità il XIV Dalai Lama (a cui è dedicata una specifica sezione) a Chatral Rinpoche (una vera leggenda del buddhismo tibeto-himalayano morto nel 2015 all’età di 103 anni), dal Sakya Trinzin (il detentore di uno dei principali lignaggi del buddhismo tibetano) a Khamtrul Rinpoche (fotografato una prima volta bambino nel 1984 e poi adulto nel marzo 2015), da Situ Rinpoche (catturato dall’obiettivo durante l’importante cerimonia del ‘cappello rosso’) a Kandro Rinpoche (attuale detentrice della antica linea di insegnamenti femminili delle Jetsunma), da Lama Paljin Tulku (uno dei pochi occidentali formalmente riconosciuto come la reincarnazione di un maestro tibetano) a Kirti Rinpoche, abate dell’omonimo monastero uno dei più importanti dell’intero Tibet orientale. A corollario della mostra fotografica, sono stati organizzati diversi appuntamenti collaterali. Giovedì 19 ottobre 2017 alle 18, a Luccalibri Caffè Letterario si terrà la presentazione del libro di Stefano Bettera Felice come un Buddha. Otto passi per condurre una vita con cura e gentilezza. L’autore colloquierà con Lia Folcia, presidente di Mandala, centro studi tibetani. Venerdì 20 ottobre alle 17 nel Lu.C.C.A. Lounge & Underground ci sarà un’ulteriore presentazione della mostra fotografica Tulku. Le reincarnazioni mistiche del Tibet nell’ambito dell’incontro con il fotografo Giampietro Mattolin che sarà intervistato da Maurizio Vanni. Ultimo incontro quello di venerdì 27 ottobre alle 16, nella sala didattica del Lu.C.C.A., per il workshop di pittura sacra tibetana con l’artista Pierdionigia Buttacavoli (solo su prenotazione, massimo 10 partecipanti).