In tanti alla festa del dono all’Agorà – Foto






Niente denaro, l’unica ‘moneta’ è il regalo, e, ovviamente la condivisione. Un’occasione in cui si sono potuti regalare abiti, libri, mobili e cose usate, o tenere conferenze, laboratori, fare interventi di musica, teatro o danza, presentare opere, fare consulenze e ripetizioni, tenere lezioni sugli argomenti più vari, raccontare storie, tagliare i capelli, fare massaggi, e di conseguenza, ognuno può beneficiare di ciò che gli altri sono disposti a dare. Questo e molto altro è stata la festa del dono che si è svolta oggi (1 ottobre) all’Agorà.
Una festa da cui tutti sono usciti più ricchi, senza che sia circolato denaro e senza che gli indicatori economici abbiamo quindi potuto accorgersene. Una situazione che mette in discussione l’idea che il denaro sia l’unico modo per misurare la ricchezza e contemporaneamente l’occasione per darsi concretamente una mano regalando ciò che si può a chi lo gradisce e soprattutto a chi ne ha bisogno.
Le performance in auditorium sono iniziate alle 11,30 con i canti degli studenti del conservatorio del Daejin University di Seul ospiti della Jam Academy di Lucca. E tante iniziative, dalle conferenze ai laboratori. All’evento, giunto alla sua sesta edizione, hanno preso parte tante persone, unite da un unico desiderio, quello della condivisione e del dono. Inaugurata, per l’occasione, la casina dei libri: una teca dotata di ruote realizzata con materiali di recupero dall’associazione Daccapo e donata alla città. “Questa casina girerà le piazze e le vie del centro storico per diffondere condivisione e cultura. Tutti potranno prendere un libro, tutti potranno regalarne uno – commenta l’assessore alle politiche sociali Lucia Del Chiaro – per far circolare idee, passioni, gratuità. Nata da un’idea di una volontaria di ‘Nati per leggere’ questa teca rappresenta la risposta a un bisogno che molti cittadini ci avevano espresso vedendo anche esperienze simili in altre città. Adesso anche Lucca ha la sua biblioteca itinerante e non possiamo che esserne felici. Questa è una giornata bellissima – conclude la Del Chiaro – in un ambiente come l’Agorà che naturalmente si presta alla socialità e allo scambio reciproco”. Alla Festa del presente hanno partecipato anche l’assessore Ilaria Vietina, che ha condotto un ciclo di approfondimenti sul tema delle migrazioni e dell’intercultura con esponenti del dipartimento di sociologia dell’Università di Pisa, e l’ex assessore Enrico Cecchetti, ‘padrino’ dell’esperienza degli orti sociali interni al complesso dei Servi. Durante la giornata ci sono state musiche dei richiedenti asilo nigeriani e sketch della compagnia TeatroGiovani di Lucca. Di forte impatto emotivo lo stand ‘Grazie Lucca’, che ha permesso ai presenti di conoscere la storia di Maria, ragazza somala di 27 anni che, dopo aver perso tre figli nel conflitto di Mogadiscio – città amata dalla quale è dovuta fuggire – ha potuto ritrovare un suo equilibrio proprio a Lucca. Qui è stata accolta e qui ha vissuto una nuova maternità, supportata dal sostegno di altre donne. “Questa edizione – commenta l’assessora Ilaria Vietina – si contraddistingue anche per la presenza delle scuole e per la collaborazione di Slow Food. Un grazie sentito va agli operatori della biblioteca civica Agorà e dell’Informagiovani che non si sono risparmiati accogliendo il senso profondo di questa festa”.