Dal mediterraneo alle migrazioni, al via Photolux 17





Sessantacinque fotografi, 24 mostre sparse per la città, 9 sedi diversi ed ospiti da ogni angolo del mondo: inizia domani (18 novembre) e prosegue fino al 10 dicembre la nuova edizione di Photolux Festival. La biennale internazionale di fotografia quest’anno porta a Lucca un tema intriso di fascino immutato e grande attualità: il Mediterraneo. La manifestazione è stata presentata oggi dal fondatore e direttore artistico Enrico Stefanelli, affiancato da una pluralità di ospiti che compongono una rete culturale estremamente fitta. Così, al tavolo, ecco l’assessore Valentina Mercanti, il presidente della Fondazione Crl Marcello Bertocchini, il direttore della Fondazione Puccini Massimo Marsili e l’amministratore unico del teatro del Giglio, Gianni Del Carlo, tra i tanti intervenuti.
L’evento gode inoltre del patrocinio del Parlamento europeo (il presidente Tajani ha inviato una lettera al riguardo, ndr) ed è sostenuto inoltre da Comune e Provincia di Lucca, dalla Fondazione Bml, da Leica e da Intarget. ed Eizo. “Dedicare Photolux al Mediterraneo – commenta Stefanelli in apertura – è una scelta dall’attualità, dalla volontà di scoprire cosa sta succedendo. E’ lo scenario dentro al quale si consuma l’emergenza umanitaria legata ai flussi migratori, che ha ripercussioni sul sistema di valori e sull’identità dell’Europa”. E’ per questo che l’edizione 2017 ambisce a realizzare un vero e proprio focus sul mare nostrum. Non solo foto, però: la collettiva I-Σmigrazioni, nata da un’idea di Stefanelli e curata da Flavio Arensi, Chiara Dall’Olio, Chiara Ruberti e dallo stesso direttore artistico, ospita infatti (a palazzo Ducale) foto, audio, sculture e video che ripercorrono il lungo viaggio dell’uomo e le rotte che hanno solcato il Mediterraneo.
Per Mercanti – con cui Stefanelli si è lamentato quale rappresentante del Comune per i disagi derivati dalla mancanza dei permessi per il trasporto e lo scarico in città delle circa 900 opere esposte – quello di questa edizione è “un tema di grande attualità, per una manifestazione che diventa sempre più a respiro internazionale”. Bertocchini, invece, ritiene che le potenzialità di Photolux non siano state ancora completamente espresse: “E’ tra i 4-5 eventi – spiega – che possono crescere ancora. Mai come in questa edizione abbiamo assistito alla formazione di una rete culturale con le altre realtà del territorio: è la strada da seguire”. In questo senso, ecco il coinvolgimento della Fondazione Puccini (con un workshop all’interno della casa museo il 18 novembre, dalle 22,30) e quello del teatro del Giglio (con Il tempo di posa, concerto che trasporrà in chiave jazz, grazie a Danilo Rea, Michela Lombardi ed il fotografo Pino Ninfa, alcune tra le più celebri melodie pucciniane). E se Marsili parla di una vera e propria “notte al museo”, Del Carlo rilancia il connetto di sinergia: “Anche il teatro segue lo stesso percorso di apertura verso la città”. Rilevanti, inoltre, le collaborazioni con il Fai e con la fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana.
L’ospite d’onore di questa edizione? Bernard Plossu, con la mostra L’Heure immobile. Métaphysique méditérranéenne a Villa Bottini.
A proposito di location: Photolux 2017 si propone come mostra diffusa per tutta la città. Ecco, dunque, esposizioni in luoghi simbolo come palazzo Ducale, villa Bottini, il palazzo della Fondazione Bml, palazzo Guinigi, la chiesa di santa Caterina, l’ex Cavallerizza, la chiesa dei Servi e quella di san Cristoforo.
In cartellone, invece, tutti nomi di fotografi vincitori dei maggiori riconoscimenti mondiali (dal Pulitzer al word press photo): Josef Koudelka, Paolo Verzone, Jacques-Henri Lartigue, Albert Watson e Nick Hannes, Shai Kremer, Francesco Fossa, Marie Hudelot, Polixeni Papapetrou ed anche Leila Alaoui, la fotografa morta nel 2016 a seguito di un attentato in Burkina Faso.
Immancabili poi il World press photo, con lo scatto di Bhuran Ozbilici che ha immortalato l’attentatore che nel 2016 uccise l’ambasciatore russo Andrei Karlov, ed il Leica Oskar Barnack award. In programma, ecco anche il prix pictet 2017 (vinto da Richard Mosse), il Photolux award 2017 (vinto da Domingo Milella) e molti altri premi.
Presenti, inoltre, le mostre che raccolgono gli scatti realizzati nell’ambito di due progetti didattici: Scatta la notizia, Photolux per le popolazioni colpite dal terremoto e Scatta le dimore storiche.
Da segnalare che l’edizione 2017 si mostra completamente accessibile, sotto ogni punto di vista: previsti percorsi per ipovedenti ed accessi facilitati per portatori di handicap. Tanti anche gli eventi collaterali: dagli oltre 18 Leica talk all’appuntamento con le Conversazioni in san Francesco, il 2 dicembre alle 21, per parlare di Prospettive mediterranee. Racconti di migrazioni, fotografia e vita. L’8 dicembre saranno protagonisti i quattro vincitori del world press photo, mentre il 10 dicembre ecco l’appuntamento con gli Stati generali della fotografia indetto da Mibact, alla cappella Guinigi. Si rinnova, infine, anche l’esperienza di Expolux: lo spazio dedicato a editori, stampatori, professionisti e scuole di fotografia.
Le mostre
Saranno 24 le mostre installate nelle diverse location del centro storico di Lucca, dando vita a un museo diffuso che coinvolgerà e animerà tutta la città. Nell’ampio parterre di artisti, intuizioni e sensibilità presenti, da segnalare I-ΣMigrazioni, la collettiva inedita esposta a Palazzo Ducale nata da un’idea di Enrico Stefanelli a cura di Flavio Arensi, Chiara Dall’Olio, Chiara Ruberti, Enrico Stefanelli, con allestimenti curati da Anna Lavezzoli. Partendo dalle migrazioni italiane del ventesimo secolo, tra immagini, video, audio e sculture, si ripercorre il lungo viaggio dell’uomo e le rotte che hanno solcato il Mediterraneo. La mostra, grazie al contributo e alla collaborazione della Fondazione Banca del Monte di Lucca, è stata resa inclusiva e accessibile alle persone con disabilità.
Bernard Plossu, ospite d’onore dell’edizione 2017, con la mostra L’Heure immobile. Métaphysique méditérranéenne a Villa Bottini, a cura di Ricardo Vazquez e Walter Guadagnini, trasfigura il Mediterraneo trasformandolo in un luogo misterioso e metafisico.
Josef Koudelka, maestro del fotogiornalismo e testimone oculare della Primavera di Praga nel 1968, ha compiuto con Vestiges un viaggio attraverso 19 paesi del Mediterraneo, visitando più di 200 siti archeologici greci e romani. Paolo Verzone propone Cadetti, un lungo percorso che lega le accademie militari dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Diary of a Century, con gli scatti di Jacques-Henri Lartigue, mostra il mondo dell’alta società tra gli anni Venti e Cinquanta del Novecento. Il Marocco sarà al centro del lavoro di Albert Watson, che ne ha ricercato i tratti più tipici, mentre Nick Hannes con Mediterranean. The continuity of man racconta il mare dell’uomo, tra ghetti, villaggi turistici e viaggi della speranza. Con Concrete Abstract l’artista israeliano Shai Kremer fonde la fotografia con la pittura: scatti sovrapposti e immagini ripetute danno vita a quelli che potrebbero sembrare quadri futuristi della ricostruzione del World Trade Center. Francesco Fossa ripercorre i passi del nonno, alpino in Libia negli anni Trenta, con l’esposizione Lybia, the captain and me, mentre Marie Hudelot si è concentrata sulle tradizioni delle sue origini franco-algerine nel progetto Heritage Natif. Sogni, immaginazioni e visioni sono al centro del lavoro di Polixeni Papapetrou, come la donna lo è nelle opere di Rania Werda che lega le figure femminili ai fiori e all’elaborazione grafica. E ancora: le identità marocchine di Leila Alaoui, fotografa morta nel 2016 a seguito dell’attentato a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, e il cibo e la gastronomia mediterranea nell’esposizione a cura del magazine Cook_inc. Immancabili il World Press Photo, con lo scatto di Bhuran Ozbilici che ha immortalato l’attentatore che nel 2016 uccise ad Ankara l’ambasciatore russo Andrei Karlov, e il Leica Oskar Barnack Award, ormai appuntamenti fissi per Lucca e Photolux. Nel programma espositivo si inseriscono anche il Prix Pictet 2017, vinto da Richard Mosse, il Photolux Award 2017, vinto da Domingo Milella, lo Young Curators Photolux Contest 2017, assegnato a Cristina Sanchez Blazquez, e PhotoBoox Award vinto da Mayumi Suzuki, Intarget Photolux Award 2017, con l’esposizione delle opere dei numerosi autori selezionati. Saranno poi presenti anche le mostre che raccolgono gli scatti realizzati nel corso di due progetti didattici realizzati da Photolux durante l’anno: Scatta la Notizia, in collaborazione con Neapolis.Art e con il sostegno di Canon Italia; Photolux per le popolazioni colpite dal terremoto, in collaborazione con la Diocesi di Ascoli Piceno, Neapolis.Art e il sostegno tecnico di Canon Italia. Infine, sarà ospitata a Palazzo Tucci la mostra dei vincitori del challenge Scatta le Dimore Storiche, realizzato in collaborazione con Adsi Toscana e IgersLucca.
Leica Talk ed eventi collaterali
Conferenze, incontri e workshop arricchiscono il programma delle mostre di Photolux 2017. Oltre 18 i Leica Talk: si comincia il 19 novembre, nell’auditorium di San Micheletto, alle 16 con Tony Gentile, l’autore della foto-simbolo della lotta alla mafia, in cui i magistrati Falcone e Borsellino sono ritratti l’uno accanto all’altro, mentre sorridono, che racconterà il suo lavoro. Prospettive Mediterranee. Racconti di migrazioni, fotografia e vita, invece, in programma il 2 dicembre alle 21 nella Chiesa di San Francesco, è il titolo della serata, inserita nel programma delle Conversazioni in San Francesco, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che approfondirà l’attuale crisi dei migranti richiedenti asilo. Tra i numerosi ospiti, saranno presenti il comandante generale, ammiraglio ispettore capo Vincenzo Melone, Giovanni Maria Bellu, direttore del settimanale Left e presidente dell’associazione Carta di Roma, partner culturale del Festival, che si occupa, nell’ambito dell’informazione, di dare attuazione al protocollo deontologico in tema di migranti, rifugiati e richiedenti asilo; Vittorio Di Trapani, giornalista di Rai News 24 e Alessandro Penso, giovane fotografo che ha documentato le vite e gli sbarchi dei migranti in tutto il Mediterraneo; Luca Catalano Gonzaga, fotografo che collabora con il comando generale della Guardia Costiera, Perla Azzurra Buonaccorsi, infermiera dei team sanitari del Cisom a bordo delle navi e motovedette della Guardia Costiera. L’8 dicembre, inoltre, alle 17, ancora nell’auditorium di San Micheletto saranno protagonisti i quattro vincitori italiani del World Press Photo: Giovanni Capriotti, primo posto categoria sport, Antonio Gibotta, secondo posto categoria People, Francesco Comello, terzo posto categoria Daily Life Stories, e Alessio Romenzi, terzo posto categoria General News. Il 10 dicembre ci sarà l’appuntamento conclusivo degli Stati Generali della fotografia indetto dal Mibact per la fotografia, nuove strategie e nuovi sguardi sul territorio in collaborazione con Photolux e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dal titolo Lo sguardo dei fotografi e che si terrà presso il complesso di san Francesco, Cappella Guinigi. Si rinnova anche quest’anno l’esperienza di Expolux, lo spazio espositivo dedicato agli editori, gli stampatori, i professionisti del settore e le scuole di fotografia, che animerà la sede del Real Collegio nel fine settimana del 25 e 26 novembre. Spazio anche all’approfondimento con i workshop e le letture portfolio. La sera del 7 dicembre, infine, una serata di fotografia e musica in collaborazione con il teatro del Giglio, con il fotografo Pino Ninfa e il pianista Danilo Rea. Voce Michela Lombardi.
Info e biglietteria
Il biglietto per visitare le mostre costa 20 euro, con riduzione a 17 euro. Sono previste visite guidate il sabato alle 16, la domenica alle 11 e alle 16 e venerdì 8 dicembre, alle 11 e alle 16.
Per ulteriori informazioni www.photoluxfestival.it tel. +39 0583 53003
fax +39 0583 318256
info@photoluxfestival.it
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Paolo Lazzari
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