Dalle ville alle bellezze naturali, Toscana protagonista a Photolux nelle foto di Marco Paoli

Domenica prossima (26 novembre), alle 12, Marco Paoli sarà al Festival Photolux al Real Collegio, per presentare per la prima volta Hallelujah Toscana. Insieme all’autore interverrà Alba Donati, le cui poesie sono contenute nel libro, e il giornalista Giuseppe Di Piazza. Il libro edito da Contrasto, in libreria dal 23 novembre, ha un’introduzione dello scrittore premio Pulitzer Michael Cunningham.
Le suggestive immagini in bianco e nero del fotografo fiorentino immergono nella bellezza di una regione diversa, che ha ben poco a che fare con l’immaginario che ognuno di noi ha della Toscana. Dialogando pagina dopo pagina con le poesie di Alba Donati, lontano dalle mete più battute della regione e dall’iconografia classica conosciuta in tutto il mondo, le fotografie di Hallelujah Toscanasi muovono in una dimensione parallela, suggestiva e romantica ma anche dolorosa e misteriosa. Marco Paoli racconterà di come, dopo aver tanto viaggiato in giro per il mondo, ha voluto ricongiungersi con la terra in cui è nato, cresciuto e ritornato. Un ritorno alle origini in una Toscana contraddittoria, antica e contemporanea, luminosa e buia, sacra e profana allo stesso tempo, in un gioco dialettico di equilibri che onora e trascende insieme il trascorrere del tempo.
“In questo viaggio – spiega – sono andato a cercare proprio le sfumature e contraddizioni della bellezza toscana, quella bellezza fuori dall’iconografia classica conosciuta in tutto il mondo. Ho ritrovato la meraviglia, lo splendore nascosto ai più; ma ho visto e sofferto anche l’abbandono in tutta la sua potenza. Gloriosi passati sepolti e dimenticati; rovine, resti, splendidi edifici dismessi e lasciati a loro stessi. Dove le tracce dell’umanità si perdono e la natura, indisturbata, trionfa”.
Dalle ville di Lucca alle cave di Carrara, dalla Fonte delle Fate a Poggibonsi al Padule di Fucecchio, dal carcere di Pianosa all’Orrido di Botri fino ad arrivare alle catacombe di SantaMustiola a Chiusi, nel volume non c’è presenza umana. C’è la nebbia che avvolge ogni cosa; c’è l’acqua con le sue sorgenti; ci sono alberi che arrivano fino al cielo; radici nodose che arrivano in profondità. C’è una “silenziosa malinconia” nelle evocative immagini di Marco Paoli, che appaiono così libere di rivelare quelle emozioni nascoste che solo un paesaggio incontaminato sa regalare. Ma c’è anche il mistero di ex ospedali psichiatrici, di isole, cimiteri, statue: elementi che stanno a simboleggiare che qualcosa in passato c’è stato.