Fondazione Brf, Stahl a Lucca per parlare di disturbi psichiatrici

“Al mondo sono 450milioni le persone che soffrono di disturbi neurologici, mentali e comportamentali. La loro sofferenza spesso è aggravata dall’esclusione sociale di cui sono oggetto. Divulgare una cultura scientifica è il primo passo per la comprensione”. Così Armando Piccinni, presidente della Fondazione Brf Onlus, che il 25 novembre organizza a Lucca, all’auditorium San Romano, una giornata di studi dedicata al cervello. Protagonisti saranno esperti della psichiatria mondiale che verranno da tutta Italia e, nel caso dell’ospite d’onore Stephen M. Stahl che insegna all’università di San Diego e a Cambridge, dagli Stati Uniti. “Sono vent’anni – precisa ancora Piccinni – che Stahl non mette piede nel nostro Paese. Proporrà una lectio magistralis sull’evoluzione della malattia mentale attraverso i tempi e i luoghi. Si tratta di un percorso che spiegherà i cambiamenti neuronali e psicologici dell’uomo, e traccerà un quadro interessante e a tratti inquietante dell’isolamento di cui chi soffre di una malattia psichiatrica è vittima”.
Alla giornata di studi parteciperanno anche il docente Biggio dell’università di Cagliari, il docente Drago di quella di Catania e il docente Fagiolini di Siena che aiuteranno a tracciare un quadro del disagio mentale, e delle sue possibili soluzioni. Secondo il ministero della salute quasi un milione di italiani ogni giorno combatte contro un disturbo psichiatrico. In Europa quasi il 20 per cento della popolazione soffre o ha sofferto a causa di un disagio mentale, spesso non ricorrendo ad alcuna terapia. “Le previsioni dell’organizzazione mondiale della sanità – commenta Andrea Fagiolini – stimano che presto la depressione sarà la prima causa di disabilità nel mondo. La depressione devasta la vita sia a chi ne soffre, sia ai parenti e agli amici dei malati. Una persona gravemente depressa, vive una situazione di sofferenza continua equiparabile a quella che si prova dopo un lutto. È smarrita, incapace di provare qualsiasi piacere, pervasa dal dolore e, a volte, dalla disperazione”.
Il pomeriggio si focalizzerà sul cervello dell’adolescente. L’organizzazione mondiale della sanità stima infatti che il 15 per cento degli adolescenti abbiano almeno un problema mentale o comportamentale, e che il suicidio sia la seconda causa di morte nella fascia di età 15-35 anni.
“Gli adolescenti – commenta Donatella Marazziti, responsabile ricerche della Fondazione Brf Onlus – vivono un equilibrio precario, su cui grava la spinta ormonale. I ragazzi di oggi saranno gli uomini e le donne del futuro, e comprenderne la realtà diventa una sfida necessaria. Le sostanze di abuso di cui sono vittime non sono esclusivamente droghe e alcool, ma sempre più spesso prendono la forma della dipendenza da internet e da social network. In un mondo in cui i giovani tendono sempre più spesso a isolarsi in piccole comunità, nelle quali il genitore e l’insegnante difficilmente riescono a farsi largo, diventa fondamentale imparare gli strumenti psicologici per interpretare il malessere, anticiparlo o comunque indirizzarlo verso una soluzione”.
Ed è esattamente a questo che puntano giornate come quelle sostenute dalla Fondazione BRF Onlus, la prima fondazione scientifica nata in Italia per sostenere la ricerca e la divulgazione scientifica in campo psichiatrico.