Risate al Giglio con Gennai per i progetti Anffas

18 dicembre 2017 | 12:05
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Risate al Giglio con Gennai per i progetti Anffas

Domani (19 dicembre) alle 20,45 le luci del Teatro del Giglio si accenderanno sulla solidarietà, con uno spettacolo comico dal titolo Un sorriso per Natale il cui ricavato verrà in parte destinato al sostegno dei progetti dell’Anffas di Lucca, tra i quali la riapertura della Pecora Nera a metà 2018, in un edificio riqualificato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca nel Giardino degli Osservanti. La serata sarà trasmessa in diretta da NoiTv e replicata nei giorni successivi, fino a Natale.

L’evento, organizzato con la collaborazione della società Mcs, sarà condotto da Marion Venturini e vedrà la partecipazione di Gaetano Gennai, protagonista di molti programmi televisivi tra i quali La sai l’ultima?,Aria fresca, Su le mani, Va ora in ondaI raccomandati e Quelli che il calcio insieme a Militello. Come attore cinematografico, Gennai ha collaborato prevalentemente con Leonardo Pieraccioni, che lo fa recitare in Fuochi d’artificio, Il pesce innamorato, Il paradiso all’improvviso e Ti amo in tutte le lingue del mondo. Con Gennai, sul palcoscenico del Teatro del Giglio per questa serata all’insegna del divertimento e della spensieratezza, il duo cabarettistico composto da Erimo e Tina, Ceccarino, l’attore fiorentino di Zelig Ivan Periccioli e Daniele Magini; la comicità livornese sarà rappresentata da Enrico Rosteni. Si aggiunge al gruppo il duo calenzanese I gemelli siamesi che, con i suoi esilaranti siparietti, ha intrattenuto il pubblico di Italia’s got talent. Gli intermezzi musicali dello spettacolo saranno a cura di Serena e Roberto. Lo spettacolo avrà il costo simbolico di 10 euro e la biglietteria del teatro sarà eccezionalmente aperta nel pomeriggio di domani per la prevendita. “Siamo impegnati nel consolidamento dei nostri servizi a sostegno delle famiglie di persone disabili – ha spiegato il presidente dell’associazione, l’ingegnere Gabriele Marchetti – con lo sguardo rivolto a iniziative per ampliare il numero degli utenti. All’inizio dell’anno erano 4 i ragazzi dediti alle attività della ‘palestra di vita’ vicina al centro diurno di San Pietro a Vico, a settembre 13: ecco, questi servizi funzionano grazie all’impegno anche finanziario dell’associazione, che gestisce il servizio con personale proprio. L’obiettivo che intorno a maggio vorremmo poi raggiungere – continua Marchetti – è la riapertura della Pecora Nera nel Giardino degli Osservanti. Sarà una struttura più leggera, una tavola calda, e sarà affiancata da alcuni spazi aperti a tutti, una sorta di circolo per condividere momenti di socialità, come il karaoke, le feste di compleanno e altre attività ricreative. Alla fine dell’anno prossimo, inoltre, vorremmo poter aprire un nuovo centro diurno vicino alle serre di Carraia, che lo scorso aprile abbiamo potuto acquistare e che costituiscono un luogo importante per l’integrazione e l’autonomia dei ragazzi affetti da disabilità: lì – spiega Marchetti – attraverso la floricoltura, si portano avanti dei percorsi davvero importanti. Infine, il tema che più ci sta a cuore è il ‘dopo di noi’: la legge 112/2016 apre delle prospettive, che sta a noi modulare territorialmente. Siamo stati coinvolti dal Comune di Lucca nella coprogettazione del ‘dopo di noi’, consapevoli che occorra diversificare i livelli di assistenza necessari a una persona disabile quando vengono a mancare i punti di riferimento familiari a seconda della gravità e del livello di autonomia. La città di Lucca ci è vicina e ci sostiene, anche economicamente, rispondendo sempre con generosità alle iniziative di raccolta fondi”. Traguardi in cui crede Mario Santoro di Mcs, ideatore della serata: “Abbiamo cercato il sostegno di alcuni importanti partner commerciali, misurandone un po’ la sensibilità, e il feedback ricevuto è stato ottimo: di questo voglio ringraziarli. Sarà una serata brillante, all’insegna della leggerezza, in una cornice di prestigio come il teatro: una formula semplice che ha sempre dimostrato la sua efficacia”. Un’operazione che è stata accolta con entusiasmo dal Teatro del Giglio: “Teniamo molto a questa iniziativa perché l’arte, quando incontra la solidarietà, acquisisce un valore ancora più forte”, ha commentato il direttore Manrico Ferrucci. Gli fa eco l’amministratore unico del Giglio, Gianni Del Carlo: “Non è semplice mettere insieme più artisti e più aziende, in poco tempo, come è riuscito a fare Mario Santoro di Mcs, che ringrazio. Questo evidenzia che c’è un tessuto imprenditoriale pronto a mettersi in gioco, consapevole che il dono arricchisce soprattutto chi lo fa”. “Il teatro è il luogo della cultura e del divertimento – ha sintetizzato il vicesindaco del Comune di Lucca, Giovanni Lemucchi – ed è importante che la città lo percepisca come una casa in cui stare bene, fuori da ogni preconcetto che lo relegherebbe a spazio elitario. Il successo che questa serata ha avuto nell’attrarre imprese disposte a crederci è conferma anche della credibilità che l’operato di Anffas ha sul territorio”. “E il territorio sa sempre rispondere con generosità ai nostri appelli – ha concluso il direttore, Manuel Graziani – come dimostra il gesto non comune e il grosso impegno che Mcs ha messo nell’aiutarci per organizzare la serata”. La presentazione dell’evento, nel ridotto del Teatro del Giglio, è stata anche occasione per dedicare un sentito ricordo a Simonetta Puccini, nipote del compositore lucchese scomparsa due giorni fa (16 dicembre). Parole che sono state affidate al direttore artistico, Aldo Tarabella: “L’impegno di Simonetta Puccini per valorizzare i luoghi amati dal nonno, come la casa in cui era nato e il Giglio stesso, hanno lasciato un segno che non passerà. Non è mai mancata alla rappresentazione delle opere pucciniane sul nostro palcoscenico e per noi è sempre stato un grande onore. Amava in particolare La Rondine e Manon Lescaut di cui ho curato la regia in passato. Simonetta Puccini è venuta a vedere le rappresentazioni fatte in giro per l’Italia, a conferma della dedizione nel testimoniare sempre la sua impegnativa eredità culturale. Ci lascia un grande vuoto”.