Al Puccini museum i bozzetti della ‘prima’ di Turandot






Il Puccini Museum si arricchisce di 5 nuovi piccoli ma inestimabili tesori. Questa mattina (22 dicembre), nel giorno del compleanno del grande maestro, alla casa-museo di piazza della Cittadella sono stati consegnati 5 bozzetti realizzati dal pittore e scenografo Umberto Brunelleschi che si sarebbero dovuti utilizzare per la realizzazione degli abiti di scena della “prima” Turandot, andata in scena alla Scala il 25 aprile 1926. Una chicca per tutti gli appassionati del maestro ed anche per i tanti visitatori del museo. Questo importante acquisto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Puccini che gestisce il museo, la sezione di Lucca e Massa Carrara del Fondo per l’ambiente italiano e gli istituti scolastici Carlo Piaggia e Barsanti e Matteucci di Viareggio. L’acquisto è stato possibile infatti grazie ai proventi ricavati dalle offerte raccolte nei giorni di apertura straordinaria della villa Puccini di Viareggio. Il successo delle due giornate, del 30 settembre e 1 ottobre scorsi, ha permesso l’acquisto di tutti e 5 i bozzetti esistenti.
Alla cerimonia di consegna era presente, nella doppia veste di sindaco e di presidente della Fondazione, anche Alessandro Tambellini: “Come presidente, sono molto contento: si tratta di cinque tavole di notevolissimo pregio. È un’acquisizione che ci inorgoglisce. Oggi si suggella la positiva collaborazione con il Fai che ha permesso l’apertura straordinaria della villa di Viareggio tanto cara al maestro, luogo in cui si sono formate opere importantissime come testimoniano questi bozzetti. Il nostro sogno è di poter restaurare la villa ma ci arriveremo. Voglio sottolineare il prezioso apporto del Fai che ha sollevato l’attenzione sulla villa che è stata la carta vincente”.
“Sono molto felice di essere qui oggi – ha detto Elisabetta Della Santa in rappresentanza del Fai -. Ringrazio lo staff della Fondazione che ci ha dato un grande supporto nelle giornate di apertura della villa e ringrazio i nostri volontari senza i quali niente di tutto quello che facciamo sarebbe possibile. Ringrazio inoltre gli studenti di Viareggio che, insieme ai docenti, hanno accolto con entusiasmo i visitatori nelle due giornate. È stata una bella soddisfazione per loro poter restituire ai viareggini e non solo la villa tanto cara al maestro. Siamo molto felici che questi bozzetti entrino oggi a far parte del museo. Puccini appartiene al mondo ed è bello che la cittadinanza possa apprezzare questi beni e farli propri. Dal canto nostro, continueremo a fare il possibile per salvaguardare il nostro grandissimo patrimonio culturale. Speriamo che questo sia il primo passo di una lunga collaborazione”.
Al termine della cerimonia, l’attore Matteo Naletto ha interpretato per i presenti una lettera scritta da Puccini ed indirizzata proprio a Brunelleschi, in cui chiede al pittore di collaborare alla realizzazione degli abiti di scena di Turandot.
I bozzetti saranno sistemati nella stanza che fu lo studio di Puccini ed in cui già si trova un abito di Turandot appena rientrato alla base dopo un’esposizione a Singapore. I figurini fanno parte della serie di 42 pezzi che Casa Ricordi pubblicò in tiratura limitatissima nel 1926. Si tratta di una donazione che arricchisce ulteriormente la dotazione archivistica della Fondazione, utile centro di documentazione per studiosi del Maestro e del melodramma. Non vennero però realizzati per la prima esecuzione di Turandot alla Scala – per la quale si preferirono quelli di Caramba (costumista della Scala) – ma per quella di Roma al Teatro Costanzi, il 29 aprile 1926 e poi impiegati per quella di New York al Metropolitan Opera House il 16 novembre di quello stesso anno.
Luca Dal Poggetto