Torna la marcia della pace per Capodanno

29 dicembre 2017 | 13:05
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Torna la marcia della pace per Capodanno

Torna a Lucca la marcia in occasione della celebrazione della giornata mondiale della pace del 1 gennaio che da sempre coinvolge le associazioni, i movimenti e i gruppi laicali dell’Arcidiocesi di Lucca. Il ritrovo è alla Chiesa di S. Andrea, sede della Comunità di S. Egidio, il pomeriggio del 1 gennaio alle 16, per poi sfilare per le vie principali della città, fino ad arrivare alla Cattedrale di S. Martino, dove sarà celebrata l’eucarestia presieduta dall’arcivescovo.

Sfileranno in silenzio insieme a monsignor Italo Castellani, religiosi e religiose anche di altre confessioni, le autorità cittadine, i gruppi, movimenti e associazioni della Consulta delle aggregazioni laicali, i giovani della nostra Arcidiocesi, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e tutti gli uomini di buona volontà che credono all’annuncio e alla testimonianza della pace.
“La marcia – spiegano i promotori – è una tradizione confermata per la nostra città, come lo è in molte altre città d’Italia e del mondo dove cristiani e credenti di tutte le religioni, ma anche uomini e donne di buona volontà vogliono iniziare l’anno con un passo di pace, convinti che la guerra, la violenza, la divisione tra gli uomini non sono è inevitabili. Per la celebrazione della 51esima Giornata mondiale della pace, Papa Francesco ha scelto il tema: Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace. Il messaggio ha una parte molto concreta, con quattro pietre miliari per l’azione: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Accogliere – si spiega – richiama l’esigenza di ampliare le possibilità di ingresso legale, di non respingere profughi e migranti verso luoghi dove li aspettano persecuzioni e violenze, e di bilanciare la preoccupazione per la sicurezza nazionale con la tutela dei diritti umani fondamentali. Proteggere ricorda il dovere di riconoscere e tutelare l’inviolabile dignità di coloro che fuggono da un pericolo reale in cerca di asilo e sicurezza, di impedire il loro sfruttamento. Promuovere rimanda al sostegno allo sviluppo umano integrale di migranti e rifugiati, in particolare con l’assicurare ai bambini e ai giovani l’accesso a tutti i livelli di istruzione. Integrare infine significa permettere a rifugiati e migranti di partecipare pienamente alla vita della società che li accoglie, in una dinamica di arricchimento reciproco e di feconda collaborazione”.
Dopo la tradizionale marcia, al termine della messa del pomeriggio in Cattedrale, la commissione Giustizia e Pace della Diocesi distribuirà un libretto dove, oltre al testo del messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale della pace 2018 intitolato Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace, sono raccolte esperienze di accoglienza, protezione, promozione e integrazione di migranti e rifugiati sul nostro territorio. “La conoscenza di belle esperienze come quelle proposte nel libretto può essere un modo per aprire gli orizzonti e uscire dai luoghi comuni – si spiega – ma può offrire anche occasioni o idee per conoscere proprio quegli amici e quelle amiche che Papa Francesco nel titolo del suo messaggio definisce in cerca di pace”.