Al Carrara tanti studenti per il giorno del ricordo

9 febbraio 2018 | 13:37
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Al Carrara tanti studenti per il giorno del ricordo

Si è svolta questa mattina (9 febbraio), all’Istituto di istruzione superiore Carrara, Nottolini, Busdraghi di Lucca, la celebrazione del Giorno del ricordo, istituito nel 2004 per conservare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, rinnovandone il ricordo nel quadro della complessa vicenda del confine orientale.

Analogamente al Giorno della Memoria del 27 gennaio scorso, commemoratoal Polo scientifico Fermi – Giorgi, la cerimonia ha visto al centro gli studenti dell’istituto ospite, coinvolti in un percorso rievocativo e narrativo inteso a lumeggiare gli episodi che si svolsero in quei luoghi verso la fine della seconda guerra mondiale e il successivo, tragico destino degli esuli italiani dai territori ceduti, anche al fine di meglio comprendere, far propri e salvaguardare i valori affermati nella Costituzione, di cui ricorre quest’anno il settantesimo anniversario dell’entrata in vigore.
Dopo il saluto del prefetto, dell’assessore del Comune di Lucca Ilaria Vietina e del vice presidente della Provincia, Maurizio Verona, sono intervenuti Sergio Maraschin, in rappresentanza dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e il professor Stefano Bucciarelli, presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, che si sono soffermati a rievocare e a far comprendere all’uditorio la verità umana e storica dei dolorosi eventi, conseguenza delle contrapposizioni di cui le Foibe sono state una drammatica espressione. La manifestazione è quindi proseguita con letture, intermezzi musicali e riflessioni proposte dagli allievi delle diverse classi, introdotti dal preside Cesare Lazzari e guidati dagli insegnanti.
La cerimonia, in un clima di commossa partecipazione, di cui hanno dato viva testimonianza tutti gli studenti impegnati negli interventi, si è svolta alla presenza delle senatrici Stefania Giannini e Manuela Granaiola, dell’arcivescovo di Lucca, Benvenuto Castellani, di alcuni sindaci della Provincia, del Procuratore della Repubblica Pietro Suchan, del questore Vito Montaruli, del comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Arcidiacono, del comandante provinciale della Guardia di Finanza Massimo Mazzone, del comandante provinciale dei vigili del fuoco Geremia Coppola e degli altri vertici locali delle forze dell’ordine.
“L’Italia vuole così testimoniare – ha detto il prefetto nel suo discorso – vicinanza e solidarietà ai propri cittadini costretti a lasciare le loro case e il proprio lavoro nelle zone dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, per l’immane tragedia che hanno subito. Quest’impegno costituisce il fondamento della nostra cultura civica ed un baluardo di difesa contro gli odi e la violenza, che tutti noi siamo tenuti, in prima persona, a preservare e a coltivare. Come Prefetto della Repubblica, ma prima ancora come donna e cittadina, sento particolarmente la responsabilità di questo dovere, perché proprio all’istituto prefettizio è stato, da sempre, affidato un ruolo di vigilanza e garanzia a tutela del libero esercizio dei diritti costituzionalmente garantiti”.