‘La disfatta di Caporetto’: successo per incontro Rotary

“Il centenario della disfatta di Caporetto nella prima guerra mondiale”: è stato l’oggetto della conversazione che lo storico professor Umberto Sereni ha tenuto ai soci del Rotary Club di Lucca, nella ieri sera (22 febbraio) in occasione ricorrenza dei cento anni di quella battaglia. La storia dei giorni che precedettero l’inizio della offensiva tedesca è stata richiamata dal professor Sereni attraverso la letture di alcune pagine del diario di guerra scritto dal generale Angelo Gatti, dalle quali emerge in modo chiaro che la responsabilità della disfatta andava fatta risalire non alla viltà dei soldati, come sostenuto dal Generale Cadorna, ma bensì alle manchevolezze e agli errori di molti dei generali e dei comandanti del quarto corpo di armata.
La disastrosa sconfitta di Caporetto che, insieme alle migliaia di vittime e feriti, comportò la prigionia di oltre quattrocentomila soldati catturati che moriranno per fame e stenti nei campi di concentramento austriaci, continua a pesare sulla storia nazionale a cento anni di distanza come un macigno, nonostante la grande capacità di reazione di cui seppe dare prova l’esercito italiano, che portò l’anno successivo a vincere la decisiva battaglia di Vittorio Veneto. “E’ il nostro atavico vizio, tutto italiano, di autolesionismo – ha concluso Umberto Sereni -, che, a differenza degli altri paesi, vedi l’Inghilterra con Dunderk, ci porta più a compiacerci delle disfatte che a celebrare le vittorie.”