Lucca, patto con Pisa per la valorizzazione delle rocche

Una parternship Lucca-Pisa per la valorizzazione delle rocche e delle fortificazioni che corrono lungo i pendii e i paesi al confine fra le due province. È il progetto che l’assessore Gabriele Bove, con delega ai patti di confine e alla partecipazione, vuole sviluppare insieme con l’assessorato alla cultura e con le associazioni e i cittadini interessati. “Proprio nei giorni scorsi – spiega Bove – ho partecipato a Pisa alla conferenza Le fortezze del confine Pisa-Lucca, alla quale ha preso parte anche l’associazione Il Castello di Nozzano. Ciò che ho sottolineato è la necessità di procedere con la riqualificazione e la promozione dei castelli e delle rocche di confine e dei relativi percorsi. L’iniziativa al di là di tutti gli aspetti culturali e dei relativi riflessi turistici, che giocano un ruolo centrale in questa partita, rientra anche nel quadro del progetto dei patti di confine e del completamento ideale e materiale dei collegamenti che già esistono tra Lucca e il territorio pisano, uno su tutti la pista ciclopedonale Giacomo Puccini”.
La finalità che l’amministrazione Tambellini vuole raggiungere è quella di creare occasioni di sviluppo per i territori più periferici rispetto al centro storico, stimolare la partecipazione degli abitanti in progetti di riappropriazione degli spazi pubblici e intercettare bandi e finanziamenti per realizzare interventi che rispondano alle esigenze di decoro urbano, sicurezza, viabilità, mobilità e cultura. “Il recupero dei castelli e delle fortificazioni – aggiunge l’assessore – avrebbe notevoli ricadute positive: innanzitutto ci permetterebbe di sviluppare nuovi itinerari culturali e turistici, visitabili per tutto l’arco dell’anno, cosa ancora più efficace se viene svolta tramite un’azione congiunta tra le amministrazioni comunali e gli enti interessati, così da fare massa critica e intercettare maggiori risorse. Sarebbe poi l’occasione per replicare due modelli riusciti: il primo, quello rappresentato dalle Mura, dove la sinergia pubblico-privato ha permesso la rinascita del nostro monumento-simbolo; il secondo, invece, è il modello Valle del Serchio, dove l’azione unitaria di più enti, anche qui pubblici e privati, ha fatto sì che quel territorio ottenesse negli anni ingenti risorse, che, a cascata, hanno consentito anche la nascita di nuovi posti di lavoro, soprattutto fra più i giovani. E, a questo proposito, penso all’esempio rappresentato dalla Fortezza delle Verrucole. La strada dei Castelli tra Lucca e Pisa sarà una bella occasione di collaborazione tra i comuni di Lucca, Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano, insieme alle associazioni che da anni si impegnano in questo campo”.