Lucca si prepara a celebrare la festa della libertà

Lucca celebra domenica prossima (8 aprile) la 649esima Festa della Libertà voluta dal governo dell’antica Repubblica per ricordare la liberazione della città dopo trenta anni di tirannia. Infatti nel 1370 l’imperatore Carlo IV di Boemia, dietro le pressanti richieste dei lucchesi fuoriusciti e dietro un ricco compenso, scese in Italia sostando a Lucca dove emise un bando con cui affrancava la città da ogni servitù straniera ponendo fine quindi all’ormai trentennale occupazione pisana.
La Festa della Libertà ha quindi radici antichissime e per secoli è stata la più importante celebrazione civile cittadina: era infatti l’unico giorno dell’anno in cui gli anziani, che per legge non potevano mai lasciare il Palazzo del Governo durante il loro mandato, erano soliti recarsi in Duomo per assistervi alla messa della libertà. La Compagnia Balestrieri, nella sua costante ricerca delle più profonde tradizioni storiche, ha voluto ripristinare la festa secondo l’esatta ricostruzione delle cerimonie civili e religiose. L’intero gruppo storico parteciperà in costume alla messa delle 10,30 in Duomo cui prenderanno parte le principali autorità cittadine a conferma del legame voluto dai nostri antenati fra l’amore della città di Lucca per la libertà e la sua devozione per il Volto Santo.
Nel corso della cerimonia verrà letta l’antica preghiera scritta dal vescovo Alessandro Guidiccioni (1549-1600) ed approvata dal Vaticano con bolla del Papa Clemente VIII ritrovata alcuni anni fa nella Canonica di Pieve Fosciana dove la festa è stata celebrata regolarmente sino ai giorni nostri.
Il corteo storico della Compagnia Balestrieri partirà alle 10 dalla Casermetta del Baluardo di San Pietro percorrendo via Michele Rosi, via Fillungo, via Cenami, piazza S.Giusto, piazza S.Giovanni fino a piazza San Martino dove assisterà alla messa.
Al termine della celebrazione il gruppo si sposterà al centro della Piazza dove si svolgerà la ricostruzione di un’antica cerimonia lucchese: quella della nomina dei Gonfalonieri.
La cerimonia, ripresa dai documenti conservati presso l’archivio di Stato, prevede la lettura del bando scritto dall’Imperatore Carlo IV e la consegna dei Labari ai gonfalonieri dei tre terzieri di San Paolino, San Martino e San Salvatore e l’esibizione del gruppo musici e sbandieratori della compagnia Balestrieri. Al termine della cerimonia il corteo rientrerà in sede.
Alle 15 al campo di tiro della Compagnia Balestrieri (spalti antistanti il baluardo di S.Pietro), avrà inizio il diciottesimo Trofeo della Libertà, gara nazionale di tiro con la balestra da postazione ad “eliminazione diretta” fra i tiratori delle città aderenti alla Federazione italiana balestrieri (Massa Marittima, San Marino e Lucca) e quelli delle città di Volterra. La gara sarà estremamente avvincente per la presenza di oltre 100 fra i migliori tiratori italiani e per l’occasione il pubblico potrà accedere al campo di tiro attraverso il sotterraneo del baluardo di San Pietro (ingresso da fuori le mura) opportunamente imbandierato ed illuminato con fiaccole.
Alle 16 partirà un nuovo corteo storico curato dal gruppo sbandieratori della Contrada di S.Anna che raggiungerà piazza Napoleone dove si disputerà un torneo di bandiera con la partecipazione dei gruppi sbandieratori: Valmarina di Calenzano, di Gallicano, di Costigliole d’Asti, di Levanto e di S. Anna. La casermetta del Baluardo S.Pietro resterà aperta al pubblico per tutto il giorno per visite ed
esibizione di danza rinascimentale a cura del gruppo di danza antica della compagnia balestrieri Lucca.