Il teatro canzone di Luporini protagonista al Giglio

Il “teatro canzone” torna a vivere, anche a Lucca, grazie al nuovo lavoro (dopo 14 anni di astinenza, ndr) di Sandro Luporini: Lo Stallo – il nome dello spettacolo – arriva in fatti al Giglio, in prima assoluta, il 19 aprile (alle 21).
Per parlarne, oggi (10 aprile) sono intervenuti lo stesso Luporini – pittore e scrittore viareggino che è stato per oltre trent’anni coautore di Giorgio Gaber e che con lui, appunto ha inventato il teatro canzone, – il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il produttore dello spettacolo Pierluigi Stefani, il polistrumentista Luca Ravagni, il musicista Matteo Scheda, il direttore del teatro Manrico Ferrucci e l’amministratore unico, Gianni Del Carlo.
“Scrivere – dichiara in apertura Luporini – è per me un grande divertimento. Lo stallo racconta della situazione vissuta da un uomo che sembra sbagliare ogni scelta, dall’amore al lavoro, fino alle urne. All’inizio dello spettacolo si parla di un ‘buio interiore’ dal quale però è ancora possibile uscire, perché c’è uno spazio di decisione che dipende da noi. Si parte con un certo pessimismo, per poi arrivare ad una svolta ottimistica. C’è una sorta di religiosità laica in tutto questo, è la socialità della vita che va avanti, malgrado tutto”.
Poi Luporini parla anche della sua visione del mondo contemporaneo: “Il silenzio degli intellettuali? Vedo una certa perdita di fiducia in quella che é la produzione teorica, quella degli intellettuali, che deve poi tradursi nella pratica. I giovani di oggi? Posso dirvi che io sono fieramente negato per tutto quel che concerne il mondo digitale: continuo a scrivere su carta, con la mia stilografica”.
La produzione gode del patrocinio del Comune di Viareggio e del Comune di Lucca e fa parte del dialogo culturale ormai avviato tra le due città: per il 18 aprile è prevista un’anteprima a Torre del Lago, al Teatro Giacomo Puccini. Lo spettacolo si propone come un’alternanza di monologhi e canzoni, in egual misura (13 più 13) e, per questo, si compone di due parti.
Lo spettacolo sarà interpretato da David Riondino, che firma anche la regia, e dalla sorella Chiara, cantante dalla voce profonda, potente e straordinariamente espressiva. Con loro sul palco, il gruppo musicale dei Khorakhanè e il polistrumentista Luca Ravagni, già musicista per Giorgio Gaber. La produzione è di DeepSide Music e MPL Communication. Le musiche sono di Simone Baldini Tosi, Marco Canepa, Fabrizio Coveri, Giulio D’Agnello, Pier David Fanti, Fabrizio Federighi, Meme Lucarelli, Chiara Riondino, David Riondino, Matteo Scheda.
Lo Stallo, il cui titolo allude a quella particolare conclusione del gioco degli scacchi in cui “la partita non ha vincitori né vinti, è immobile, eternamente sospesa”, è il racconto di un uomo che si sente incapace di un gesto qualsiasi che possa ridare un senso al mondo e alla vita.
“Siamo felici – commentano i padroni di casa Ferrucci e Del Carlo – che nel nostro teatro torni questa cultura cantata, che traccia la strada di un futuro luminoso. Il teatro, in questi modo, si propone come luogo culturale centrale, per la città”.
Il sindaco, invece, oltre a plaudire all’iniziativa esorta Luporini circa la differenza tra la sua produzione pittorica e teatrale: “In realtà – spiega – mi sento più pittore che scrittore. La pittura è un linguaggio all’interno del quale riesco a sentirmi più libero”.
David e Chiara Riondino, tra serie riflessioni e momenti comici, ci accompagnano in un viaggio nel nostro presente, nelle nostre nevrosi, negli aspetti più intimi della vita. La difficoltà di amare, la questione femminile, la mancanza di slanci vitali, la sessualità, la solitudine, la vecchiaia, il dilagare assurdo e irrazionale della violenza, la morte – sono tutti temi che Luporini, con il suo testo, ci costringe ad affrontare, con analisi spietate e l’intelligente leggerezza dell’ironia. E così, se all’inizio dello spettacolo ci si chiede se “il buio che vedo e che forse c’è / non è nel mio tempo ma è dentro di me”, alla fine si ammette che, seppure messi costantemente alla prova dalla complessità dell’esistenza, c’è ancora qualcosa che possiamo fare, qualcosa che dipende soltanto da noi. È per dirci questo che, dopo quattordici anni di silenzio Sandro Luporini, all’età di 87 anni, è tornato a scrivere per il teatro. Per raccontarci, con l’autoironia e la profondità che per oltre trent’anni hanno emozionato il pubblico italiano, di sé e di noi.
I biglietti sono in vendita online e alla biglietteria del Teatro del Giglio (piazza del Giglio, 13/15 – Lucca – tel. 0583.465320, email: biglietteria@teatrodelgiglio.it). I primi posti (platea e palchi centrali) costano 22 euro (intero) e 20 euro (ridotto). Secondi posti (galleria e palchi laterali) a biglietto intero di 15 euro, ridotto 10 euro, studenti 7 euro, mentre il Loggione costa 5 euro. È previsto anche un prezzo speciale per gli abbonati al teatro del Giglio: 15 euro per i primi posti.
I biglietti per lo spettacolo a Torre del Lago sono in vendita alla biglietteria della Fondazione festival pucciniano ticketoffice@puccinifestival.it 0584 359322, con posto unico non numerato : intero a 16 euro, ridotto (under 30, over 65 gruppi organizzati) a 11 euro.
Paolo Lazzari