In città esplode l’energia cosmica delle sculture di Deredia






Un percorso “spirituale” nel mistero della vita con l’energia cosmica delle sculture di Jiménez Deredia. È questo il senso della mostra-evento dedicata alle opere dell’artista di origina costaricense ma italiano d’adozione che sarà inaugurata domani (28 aprile) alle 17. Già in questi giorni, le piazze principali del centro storico si sono arricchite delle opere dello scultore che comporranno un percorso espositivo a cielo aperto che vede il suo culmine in piazza San Martino, nel palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Qui si trovano 16 opere, di piccole e medie dimensioni, raccontate attraverso gigantografie e pannelli esplicativi che aiuteranno a restituire una visione complessiva del pensioero e dell’opera artistica di Deredia. Oltre al palazzo, saranno 7 le location individuate per l’istallazione delle opere realizzate in bronzo e marmo: Porta San Pietro, piazzale Vittorio Emanuele, piazza del Giglio, piazza San Michele (dove saranno installate quattro opere), piazza San Giovanni, piazza Anfiteatro e piazza San Martino. La mostra vedrà anche un ospite d’onore: il celebre critico d’arte Vittorio Sgarbi infatti sarà a Lucca il 12 maggio (intorno alle 17) per presentare il catalogo dell’artista e ammirare dal vivo le sue opere.
“Si tratta di una evento eccezionalmente importante che rimarrà scolpito nella mia memoria e in quella della città – ha detto in sede di presentazione il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Oriano Landucci -. Quando, circa un anno fa, Massimiliano Simoni mi propose questa opportunità, capii subito della grande fortuna che avremmo avuto ad ospitare a Lucca le opere del maestro Deredia. Col passare dei mesi, questa convinzione si è ulteriormente rafforzata e un’ulteriore conferma l’ho avuta qualche giorno fa quando ho visto l’installazione in piazza San Michele che mi ha fatto provare emozioni particolari. Sono davvero felice e ringrazio Jiménez che ha voluto onorare Lucca delle sue opere”.
Presente, a nome dell’amministrazione comunale, l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti che ha voluto manifestare tutta la sua soddisfazione per questa mostra-evento: “L’amministrazione colse sin da subito, con la visione del catalogo diversi mesi fa, la bellezza e l’importanza di queste opere. Si intuiva subito che si sarebbero sposate perfettamente con il nostro centro storico. L’imponenza e la maestosità delle opere si sposano alla perfezione con le nostre bellezze architettoniche. Un doveroso ringraziamento alla Fondazione Bml che ha sempre grande attenzione per il nostro territorio e che ha reso possibile questa mostra”.
“Quando ci si trova di fronte a eventi come questi, il rischio è di scadere nella retorica ma quando ho visto il lavoro di questo artista ho provato emozioni forti – ha detto Massimiliano Simoni, curatore dell’iniziativa -. Ringrazio il presidente Landucci e il sindaco Tambellini che hanno sposato sin da subito questo progetto. Jimenez ha portato a Lucca la sua storia, le sue origini semplici, la sua profonda conoscenza filosofica e architettonica. È un artista a tutto tondo che segue personalmente e con grande cura ogni fase della creazione delle sue opere, perfino il trasporto”.
“Io amo Lucca – ha esordito il maestro Deredia – per la sua bellezza e perché non c’è stata una sola scultura che ho realizzato che non abbia avuto come sottofondo la musica di Puccini. Se ci pensate, Lucca è fatta di cerchi, di sfere, proprio come le mie opere che si ispirano a questa forma che riprende le credenze della civiltà ‘Boruca’ che visse in Costa Rica circa 4000 anni fa. Questa forma infatti è stata definita da Vittorio Sgarbi ‘la forma di Dio’. In essa c’è il mistero e il senso della vita: la sfera è come un ovulo che, fecondato, prende e inizia a svilupparsi fino a diventare una donna adulta. Perché solo donne? Perché solo loro possono capire il significato del dare la vita”.
“Le mie opere sono un racconto didattico della vita in evoluzione – prosegue l’artista -. Noi siamo un granello di sabbia nell’universo ma abbiamo una funzione importante: senza di noi l’universo non ci sarebbe. Questo è il mio mondo spirituale che ho cercato di portare a Lucca. Non sono un’artista da galleria: preferisco fare dei percorsi spirituali con la gente e mettere le mie opere a disposizione di tutti”.
L’evento, realizzato grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, della Fondazione Lucca Sviluppo e del Comune di Lucca, si inserisce nell’ambito di un circuito internazionale di mostre monumentali che hanno visto il maestro Deredia protagonista in molte città tra cui Firenze, Roma, Valencia, Città del Messico e Miami.
Jimenez Deredia è nato in Costa Rica nel 1954. A 22 anni si è trasferito in Italia dove inizia a lavorare il marmo e il bronzo. Dopo il diploma all’Accademia di belle arti di Carrara, studia architettura a Firenze. Il fervore intellettuale di quel periodo aiuta lo scultore a comprendere la simbologia delle sfere precolombiane in pietra, motivo d’ispirazione costante delle sue opere. Nel 1985 compone le prime Genesi, opere che descrivono fasi diverse di mutazione della materia nello spazio attraverso il tempo e pone le basi per la creazione della sua ideologia artistica: il Simbolismo Trasmutativo. In occasione del Giubileo del 2000, la Fabbrica di San Pietro gli commissiona una statua marmorea di San Marcellino di Champagnat da collocare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, all’interno di una nicchia realizzata da Michelangelo. Nel 2006 riceve la nomina di Accademico Corrispondente della classe di scultura dell’Accademia delle arti del disegno fiorentina, un onore condiviso con Michelangelo, Tiziano, Tintoretto, Palladio e Galileo Galilei.
Le opere rimarranno in città fino al 10 settembre 2018, mentre le opere che si trovano nel palazzo della esposizioni della Fondazione Bml sono visitabili da martedì a domenica dalle 15,30 alle 19,30.
Luca Dal Poggetto