Lucca e il suo ‘genius loci’, si presenta il libro di Petrini

30 aprile 2018 | 09:17
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Lucca e il suo ‘genius loci’, si presenta il libro di Petrini

Verrà presentato sabato (5 maggio) alle 17 al Museo della Zecca nel baluardo San Donato Lucca. Memorie, vissuti e percorsi eccentrici alla scoperta del Genius Loci di Francesco Petrini, edito da Tralerighe libri editore. Presenterà il volume la professoressa Maria Vera Cresti, docente di storia comparata dell’arte nei Paesi Europei all’Università di Roma Tre ed Enrico romiti, presidente del Ciscu (Centro Internazionale per lo Studio delle Cerchia Urbane). Modera l’evento Andrea Giannasi.

Lucca antica piccola capitale ma città europea circondata da una pianura denominata delle Sei Miglia, bella e quasi incontaminata ancora a vedersi dall’alto delle colline e dei monti che la racchiudono.
Lucca, il suo fiume e il suo contado  sono i luoghi, il contesto entro il quale l’Autore di questo libro compie – senza timore di divagare e perdersi – percorsi  che definisce eccentrici, fra ricordi di  generazioni passate e stupori e visioni presenti, attento a fare del vissuto e della memoria personali memorie e vissuti collettivi.
Se è vero, come Francesco Petrini afferma fin dalla Premessa, che ogni città ha i suoi Geni – divinità degne di venerazione per dirla con la Vernon Lee che i residenti spesso ignorano al punto, talvolta, di farli fuggire – allora questo che qui descrive è un viaggio che tutti potrebbero felicemente intraprendere nella propria città o magari in altre città d’Europa e del mondo, per godere – come i colti e  fortunati protagonisti del Grand Tour – della meraviglia e del conseguente squisito premio che la scoperta dei Geni che vi albergano offre.
In questo testo, strutturato a diversi livelli in un originale impianto narrativo, dove la parola scritta rimanda alle belle immagini in una intenzionale e necessaria pluralità di codici, si fa storia intesa come storia sociale con una precisa e dichiarata scelta di campo già perseguita nel precedente libro dedicato all’industrializzazione in Lucchesia nell’ultimo ventennio del secolo XIX.
Ma in questa seconda fatica il nostro Autore non si limita ad affrontare un argomento specifico con rigorose indagini storiografiche. La varietà e la complessità dei temi trattati fanno sì che la fantasia e la creatività, in un caso persino la poesia, trovino il loro spazio. Con quali esiti sta all’attento lettore giudicare. Si tratta quindi di un difficile esperimento, sorretto da un originale impianto narrativo, di un modo nuovo di fare storia che va al di là della storia locale, anche se di Lucca e della sua gente – contesto e non pretesto – si narra. E sempre con amore.