Diritto al lavoro, successo per l’incontro alla Banca del Monte

Molto partecipata la conferenza che si è svolta venerdì scorso (11 maggio) all’auditorium della Banca del Monte su Il diritto al lavoro tra attuazione e inattuazione, tenuta dal docente Gian Luca Conti dell’università di Pisa e con un intervento di Maurizio Brotini della segreteria regionale della Cgil. All’evento hanno partecipato anche due classi dell’Istituto tecnico Carrara di Lucca e, proprio a loro, si è rivolto in particolare docente. Ha compiuto una puntuale analisi che ha messo subito in luce quanto i traguardi, che nel tempo hanno reso concreto il diritto al lavoro, siano stati modificati, indeboliti, e qualche volta addirittura stravolti.
Ripercorrendo le principali sentenze della Corte costituzionale e citando le leggi storiche sul lavoro, come ad esempio lo statuto dei lavoratori del 1970, il docente ha posto in risalto che il principio sancito dalla Costituzione Repubblicana è stata l’idea del lavoro come strumento di realizzazione della propria personalità e di progettazione del futuro e quegli atti ne sono stati l’attuazione. Ciò, in antitesi all’ideologia fascista che vedeva il lavoro come un dovere che ognuno aveva nei confronti dello stato. Le fabbriche, le organizzazioni aziendali sono state individuate, seguendo il dettato costituzionale, oltre che come luoghi di lavoro anche come spazi di confronto e di democrazia, il lavoro regolamentato in modo strutturato e stabile. Di tutto questo oggi è rimasto ben poco, come ha sottolineato anche Maurizio Brotini, perché in nome di una maggiore flessibilità si sono erosi condizioni di uguaglianza e dignità. Si sono aperte contraddizioni significative, come sul caso dell’Ilva di Taranto citato come caso emblematico di violazione del diritto costituzionale in quanto impone ai lavoratori di rinunciare al diritto di tutelare la propria salute in cambio di lavoro. Il Jobs act infine ha operato un cambiamento formidabile in questo senso, legando il lavoro ad una condizione di precarietà che ne mina la sostanza ed il suo valore etico. Se dunque appare quanto mai complicato tornare indietro, la Costituzione tuttavia è lì a pretendere, e questa è stata la conclusione della riflessione animata anche da interventi e domande, che accanto ad un lavoro più flessibile e articolato si costruiscano condizioni perché a tutti sia garantito un lavoro dignitoso, perché si sviluppino condizioni di sicurezza circa il proprio futuro ed il proprio progetto di vita. L’appuntamento è ora per venerdì (18 maggio) sempre all’auditorium della Banca del Monte quando si parlerà di ‘diritto alla salute’.