Lo Spazio San Donnino apre le porte ai giovani talenti

Un nuovo spazio a Lucca dedicato a tutte quelle persone che abbiano voglia di esprimersi liberamente attraverso l’arte. È questo lo spirito dello Spazio San Donnino che sorge al numero 17 nell’omonima via del centro storico e che apre le proprie porte a tutte le associazioni culturali lucchesi. Ospite principale dello spazio è l’associazione culturale Lucca underground movement che organizzerà all’interno dei locali messi a disposizione dall’agenzia Mmad una vera e propria stagione artistica con concerti, piece teatrali e mostre fotografiche e pittoriche. La stagione di questo nuovo sodalizio nato dalla collaborazione tra spazio Lum e Mmad si è aperta con la mostra Le ragazzacce curata da Nicol Claroni (che di Lum è presidente e direttore artistico) e Beatrice Taccogna.
Con questa mostra inaugurale della stagione, le due artiste hanno voluto proporre la loro visione del corpo femminile e, più in generale, dell’essere donna. Il titolo richiama simbolicamente al fatto che tutte le donne sono un po’ “ragazzacce” e che quindi questo termine dispregiativo perda di significato. In questa mostra le due artiste dialogano tra loro, una tramite i pennelli e l’altra tramite la macchina fotografica, posando per le opere, influenzandosi a vicenda e proponendo una visione artistica e provocatoria del corpo della donna.
La spazio San Donnino sarà animato, nei prossimi mesi, da una serie di iniziative volte a valorizzare i giovani artisti emergenti locali. Detto della mostra Le Ragazzacce che chiuderà i battenti l’1 giugno, seguirà un’altra mostra dello stesso genere dove ad esporre sarà lo scultore Diego Scarpellini con la mostra personale dal titolo Arcadia, visitabile a partire dal 9 giugno. Peculiarità dell’artista è che le sue opere sono tutte realizzate con materiale riciclato. A partire dal 7 luglio invece spazio alla fotografia con l’esposizione della fotografa livornese Gaia Tricarico con Untitled Zero. Sempre a luglio, a partire da sabato 21, ci sarà l’esposizione fotografica a cura di Marco Moscato.
Non solo mostre nel nuovo contenitore artistico cittadino ma anche rappresentazioni teatrali e concerti. Giovedì (26 maggio) si terrà la presentazione del libro Intercations di Matteo Fiorelli. Un libro fotografico di grande interesse che l’artista spezzino si è completamente autoprodotto. Il giorno successivo, venerdì (27 maggio), ospite d’onore di Lum sarà il celebre attore Marco Brinzi che si esibirà leggendo brani tratti da Il vagabondo delle stelle di Jack London.
Il 9 giugno sarà invece la volta della compagnia And or, margini creativi che porterà in scena lo spettacolo dal titolo Le donne di chernobyl, opera che sta riscuotendo un grande successo di critica e pubblico.
Suggestiva anche la proposta musicale: l’11 luglio ci sarà la performance del duo livornese Guidi&Carotenuto che presenterà il primo disco inedito dal titolo L’epoca d’oro. Il 14 luglio sarà invece la volta di Aria Phalco, nota al grande pubblico per aver partecipato nel 2004 ad X Factor e che presenterà alcuni nuovi brani inediti insieme alle cover che l’hanno resa famosa. Il 23 luglio ci sarà un’incursione nel mondo della musica classica con l’esibizione I cori del talento, manifestazione che si inserisce all’interno del festival Virtuoso e & Belcanto. Infine, il 27 luglio si terrà l’esibizione del cantante italo-scozzese Niki La Rosa, già autore di quattro dischi, che si esibirà con il suo trio.
Ma che cos’è Lum? L’associazione culturale Lucca undeground movement mira a dare la possibilità ai giovani artisti lucchesi e non di esibirsi mettendo a disposizione la propria struttura organizzativa di cui fanno parte Nicol P. Claroni (presidente), Jacopo Boni e Bianca Leonardi, oltre a molti altri collaboratori che, di volta in volta, contribuiscono alla realizzazione e all’allestimento delle mostre. “Spesso non ci si rende conto che un artista non é fannullone ma un lavoratore a tutti gli effetti che ha bisogno di molte doti, tra cui quelle organizzative – spiega Nicol Claroni -. Il nostro obiettivo è quello di far crescere questo movimento e farci conoscere sempre di più. Noi siamo appassionati ma saremmo felici se un domani il nostro lavoro potesse portare ad un ritorno economico”.
L’esperienza di Lum all’interno dello Spazio San Donnino é nata grazie ad un’intuizione di Marco Matteoli, creatore dell’agenzia di comunicazione Mmad che è proprietaria dell’immobile. Nelle intenzioni di Matteoli, lo Spazio San Donnino si apre alla città come luogo di condivisione offrendo ai giovani e non solo la possibilità di esporre, raccontare, suonare la loro arte. “L’arte, la bellezza e la cultura sono cose di cui abbiamo bisogno per vivere, è un’idea che ho sempre avuto – spiega Matteoli -. Questo spazio nasce con la volontà di dare un luogo d’incontro a tutte le realtà del territorio. In ogni città ci sono artisti che non riescono a trovare spazi per mettersi in mostra, o perché non hanno le risorse o perché non hanno un peso artistico così rilevante. Lucca da questo punto di vista non fa eccezione: quando, due anni fa, siamo riusciti ad acquisire questo immobile ho subito voluto aprire lo spazio a tutte quelle persone che avessero voluto esprimersi liberamente attraverso l’arte. Si tratta di uno spazio libero, offerto a chi vuole esprimere se stesso. Da qui è nata la collaborazione con il Lum ma speriamo che in futuro possano nascerne altre”.
“Non ci interessa nessun tipo di ritorno economico – conclude Matteoli – vogliamo solo dare la possibilità ai giovani artisti di esibirsi e mettersi in mostra, sperando che altri seguano il nostro esempio. Siamo tra l’altro in procinto di aprire una sede anche a Firenze, dove cercheremo di portare lo stesso modello”.