Edifici di culto, arriva il 5 per mille per il fondo restauri

23 maggio 2018 | 14:49
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Edifici di culto, arriva il 5 per mille per il fondo restauri

Lo scorso 1 maggio, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha inserito il fondo edifici di culto (Fec) fra i soggetti ammessi al beneficio del 5 per mille dell’Irpef destinato, a scelta del contribuente, al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. Il Fondo edifici di culto, amministrato dal Ministero dell’interno per il tramite, sul territorio, delle Prefetture, è stato istituito dalla legge 20 maggio 1985, n. 222 ed ha come finalità la conservazione, il restauro e la tutela del proprio patrimonio, costituito principalmente da edifici di culto di grandissimo pregio storico, artistico, religioso e culturale, e dalle opere d’arte ivi custodite.

Michelangelo, Guido Reni, Paolo Veneziano, Caravaggio, Gian Lorenzo Bernini, Domenico Antonio Vaccaro, Cavalier d’Arpino, Tiziano sono alcuni degli autori più illustri e rappresentativi dei più grandi capolavori della storia dell’arte internazionale, le cui opere sono conservate nelle chiese del Fondo Edifici di Culto. Insieme alle chiese, il Fondo annovera nel suo patrimonio importanti aree museali, un’area naturale incontaminata come la Foresta di Tarvisio e un fondo librario antico con oltre 400 volumi. Negli ultimi 5 anni sono stati finanziati interventi di manutenzione e restauro per oltre 30 milioni di euro. Ciò, grazie ai proventi derivanti dalla gestione del patrimonio fruttifero e con il contributo annuale dello Stato, attualmente pari a 1.679.723mila euro annui. Da oggi, grazie alla possibilità di donare a favore del Fec il 5 per mille Irpef, potranno essere implementate ulteriori attività di restauro; ogni cittadino potrà, quindi, attraverso la sua scelta, contribuire a tutelare il patrimonio affidato alla cura del Fec, a protezione della nostra storia e cultura. La destinazione del 5 per mille in favore del Fec può essere effettuata mediante compilazione dell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi denominato ‘Scelta per la destinazione del 5 per mille Irpef’ firmando il riquadro relativo al Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici soggetti (di cui all’articolo 2 del comma 2 del dpcm del 28 luglio 2016) e apponendo il codice fiscale 97051910582.