Il Serchio vive: una settimana di eventi sul fiume

23 maggio 2018 | 11:01
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Il Serchio vive: una settimana di eventi sul fiume
Il Serchio vive: una settimana di eventi sul fiume
Il Serchio vive: una settimana di eventi sul fiume
Il Serchio vive: una settimana di eventi sul fiume

Un festival tutto incentrato sul fiume Serchio, per valorizzare una risorsa della città e renderla più viva e vissuta. Il tutto nell’ambito di un complessivo progetto di riqualificazione del parco fluviale, ancora percepito da molti come luogo poco sicuro e di difficile frequentazione ma che riserva bellezze che poche città in Italia possono garantire.
Da queste considerazioni è nata l’idea di Vivi il Serchio – Festival del Fiume 2018, manifestazione che si svolgerà dal 28 maggio al 3 giugno per gran parte alla fattoria urbana Riva degli Albogatti a Nave. A presentarne il calendario e le motivazioni, in Comune, l’assessore a cultura e turismo Stefano Ragghianti, il consigliere comunale Daniele Bianucci e i rappresentanti delle varie anime che si sono unite per la realizzazione: Paola Fazzi per Percorso in Fattoria, Arianna Chines e Massimo Rovai per Noi che Amiamo il Serchuio, Donatelli Turri per la Caritas Diocesana di Lucca. Assieme a loro coinvolti nell’evento anche il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, Sistema Ambiente, la Provincia, Coldiretti, Cia, Fondazione Crl, Nati per leggere, Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale e università di Pisa.

“Il Comune – ha detto Ragghianti – ha sposato da subito questa iniziativa che esce e valorizza una zona più lontana dal nostro amatissimo centro. Il festival riunisce un po’ tutti gli aspetti, politico, culturale, ricreativo e ludico e il nostro impegno è quello di riuscire a mantenerlo negli anni. L’obiettivo, per questa prima edizione, è quello di spingere e di far arrivare gente e che il valore dell’iniziativa sia colto a pieno”.
Grande sponsor dell’iniziativa il consigliere di Sinistra Con Tambellini, Daniele Bianucci, che è anche anima di Noi che amiamo il Serchio. E’ lui a ‘dirigere’ la presentazione dell’evento, che ruota intorno alla Fattoria degli Albogatti. Paola Fazzi, responsabile dell’associazione Percorso in Fattoria, che gestisce l’area parla di un “festival che corona un impegno diffuso da qualche anno per il recupero del parco fluviale. Un evento monto ben strutturato dove ci saranno anche i laboratori con le scuole che noi svolgiamo abitualmente. Ci auguriamo, anche per l’impegno delle tante realtà che hanno voluto questa manifestazione, che il successo sia riconosciuto. La zona merita iniziative che facciano confluire i cittadini e i turisti nel parco fluviale”
Arianna Chines, rappresentante di Noi che amiamo il Serchio e di Escursioni personalizzate entra nel dettaglio delle iniziative. “Sono cresciuta sul fiume – dice – e mi sono sempre interessata del fiume anche come biologa. E’ una realtà viva dove negli anni abbiamo anche assistito a un notevole aumento della biodiversità. In molti non capiscono quanto veramente vale questo fiume e allora ne parleremo in convegni in cui si analizzeranno potenzialità e criticità. Domenica, poi, si terrà un bioblitz, nel quale scienziati di diverse specializzazioni faranno analisi specifiche sul fiume, sulla sua flora e sulla fauna”.
Anche il professor Massimo Rovai presenta una serie di iniziative di studio sull’area: “Giovedì 31 maggio – spiega – si terrà un importante evento di progettisti che hanno collaborato alla realizzazione di alcuni parchi fluviali. Sarà un momento anche di integrazione di attività e di competenze dei vari enti che gestiscono il fiume perché noi riteniamo che il fiume non deve essere un vincolo ma una opportunità. Mercoledì 30, invece, presenteremo i risultati di una ricerca effettuata dagli studenti del mio corso di economia ed estimo. Si tratta di proposte di progetti e interventi sul parco fluviale che derivano da sopralluoghi effettuati: interventi e idee anche provocatori ma che devono servire a stimolare la discussione”. “Il Serchio – prosegue Rovai – deve essere una grande opportunità per la provincia di Lucca. Per questo vorremmo che questo festival ampliasse il suo orizzonte. Il fiume può diventare una risorsa ambientale ed economica: si pensi, ad esempio, a che importanza potrebbe rivestire una pista ciclabile che da Migliarino arriva fino a Piazza al Serchio”.
C’è anche la Caritas in prima fila per gli eventi alla Fattoria Urbana: “Abbiamo organizzato per l’occasione – dice Donatella Turri – aperitivi e cene per godere della bellezza del fiume anche grazie al coinvolgimento di alcune persone che già da tempo collaborano con noi. Intorno alla fattoria, inoltre, faremo conoscere gli orti urbani, alcuni dei quali sono coltivati da persone che abbiamo incontrato nel corso della nostra storia. E ancora, laboratori per bambini e tanta musica”.
“La fattoria degli Albogatti – spiega ancora Turri – è un luogo centrale dove la città si incontra con la campagna. Un luogo che tutti possono abitare, un luogo inclusivo di per sé. E’ significativo che anche Caritas contribuisca insieme a una rete di soggetti. Racconteremo tante cose, tante iniziative, ascolteremo la musica dei garfagnini Staindubatta mentre si terrà il laboratorio sulla tecnica dei murales urbani con Le Colours Roulet. Il tutto in piena sintonia con un mood del festival che parla di inclusione, apertura dei confini e socialità”.
A tirare le fila è ancora il consigliere Bianucci: “Il nostro – dice – è un tentativo di rendere il fiume più vivo e vissuto. C’è ancora la percezione del parco fluviale come di un luogo poco curato e poco sicuri. Certo, gli enti preposti devono fare di più, ma tutti i cittadini possono fare tanto vivendo il parco. Questa iniziativa è un punto di partenza, laddove si realizza comunità in un luogo che di solito non viene valorizzato. Non è un caso che mercoledì pomeriggio ci sarà un incontro di tutti gli enti che si occupano di fiume per tentare di coordinare l’azione delle varie realtà che agiscono sul Serchio. Per pensare di rendere il parco fluviale migliore di adesso”.

Il programma nel dettaglio
La manifestazione parte lunedì (28 maggio) e martedì, con escursioni in bici e a piedi, laboratori didattici con le scuole del territorio, aperitivi e spuntini in Fattoria. Lunedì pomeriggio si terrà un corso di disegno all’aperto, per ragazzi e adulti, con Francesca Matteoni.
Mercoledì alle 15, workshop Idee e proposte per la valorizzazione del parco fluviale del Serchio, con la presentazione dei lavori degli studenti del laboratorio di economia ed estimo civile del corso di laurea di ingegneria edile e architettura dell’università di Pisa. A seguire, alle 17,30, tavola rotonda Il Serchio e il Parco fluviale, le sinergie per trasformare i problemi in risorse, con la partecipazione dei rappresentanti di tutti gli enti (Comune, Provincia, Regione, Consorzio di bonifica, Sistema Ambiente, Autorità di bacino, Genio civile) interessati alla cura del fiume. Alle 19,30 cerimonia di inaugurazione del festival, col sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti.
Giovedì alle 10 escursione in bici a richiesta sul fiume. Alle 15 convegno Vivere il Fiume: esperienze a confronto, con esperti dell’università di Pisa e di Firenze, del Cirf, di Provincia di Lucca e Comune di Prato (la partecipazione costituisce attività formativa per architetti). Il dibattito proseguirà durante la cena in fattoria.
Venerdì dalle 15 Il Serchio dei bambini, giornata dedicata ai più piccoli con giochi, letture e musica. Partecipano il laboratorio orchestrale lucchese, l’associazione Nati per leggere e i Karacongioli. Alle 21 escursione tra i suoni e le luci della notte.
Sabato 2 giugno alle 10 Come l’acqua che scorre, incontro di Chi Kunhg e Tai Chi sul fiume; sempre alle 10 Corso di cucina povera e dello scarto, con cuoca Slow Food; alle 11 Rischio paesaggio. Gli sguardi della fotografia su territorio e ambiente, con Chiara Ruberti, coordinatrice Photolux Festival e, in seguito presentazione del progetto fotografico Calafata con Nico Cerri. Alle 15 premiazione del concorso ConServe e via all’escursione con workshop fotografico. Sempre alle 15 laboratorio nell’orto degli Albogatti coi bambini a cura de Gli orti del futuro. Alle 17 Il paesaggio interstiziale, culture urbane resistenti: performance di writing a cura del progetto Les Coulors Roulet e musica con gli Staindubatta. Alle 16 escursione in bicicletta, alle 19,30 proiezione del film Le ragazze del 2 giugno, un progetto di Nadia Davini e Stefano Ceccarelli. Alle 20 cena e a seguire concerto del gruppo Rossano Brazzi.
Domenica, a partire dalle 9, “bioblitz”, esplorazioni nel parco fluviale per campionare la biodiversità che ci circonda, guidati da esperti del settore alla ricerca ed osservazione di insetti, uccelli, rettili, pesci e piante selvatiche; “mercato dal mondo”, esposizione di prodotti agricoli e sostenibili; esposizione dei lavori e premiazione del photo contest Vivi il Serchio! Festival del Fiume 2018. Alle 20 cena, e a seguire il concerto-tributo a De André del gruppo Entelechia.
Fino al 27 maggio prosegue, inoltre, sulla pagina facebook Vivi il Serchio-Festival del Fiume” la votazione del photo contest lanciato dal progetto: le 25 foto del fiume e del parco fluviale che riceveranno più like saranno stampate ed esposte durante l’evento conclusivo del primo Festival del fiume domenica 3 giugno alla Fattoria degli Albogatti.
Per tutta la durata del Festival, alla Fattoria degli Albogatti verranno esposte alcune opere dedicate al Serchio del pittore Paolo Pieri. Inoltre saranno mostrati i risultati dei tavoli di lavoro del gruppo Noi che amiamo il Serchio.
La Fattoria è raggiungibile anche con la Lam Blu. Per informazioni: 336.1758719 e 334.8071351; festivaldelserchio@gmail.com. Il festival è anche su Facebook con la sua pagina, su cui è possibile visionare il programma completo e dettagliato.