Arriva a Lucca l’International Choir Festival

26 maggio 2018 | 13:35
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Arriva a Lucca l’International Choir Festival

Un grande ponte tra Lucca e l’estremo oriente per superare le barriere fisiche e culturali che ci separano dagli usi e i costumi asiatici, il tutto nel segno della grande musica. Questo lo spirito della prima edizione del Lucca International Choir Festival che si svolgerà da lunedì (28 maggio) a giovedì (31 maggio). Questa manifestazione vedrà per quattro giorni la presenza a Lucca di ben tre corali provenienti dalla Corea del Sud che si esibiranno in varie locations del centro storico.
L’iniziativa, curata dal maestro Elio Antichi dell’associazione I concerti del sole, in collaborazione con Jam Academy e con il sostegno dell’amministrazione comunale, ha avuto talmente tanto successo che è già prevista una seconda edizione per il maggio del 2019.

I gruppi che prenderanno parte alla manifestazione sono il coro Geumnarae & Wonum diretto dal maestro Lee Joon Bong, il coro Le Muse diretto da Shin Jae Sang e il coro Ungaram diretto da Lee Sang Joon. A loro si unirà il coro de Il Baluardo gruppo musicale lucchese diretto da Elio Antichi per una serie di concerti aperti a tutti in cui la musica tradizionale coreana e italiana si fonderanno insieme in un interessante interscambio culturale. Molte le esibizioni previste durante la quattro giorni: si comincia lunedì sera (28 maggio) con un incontro a Palazzo Pfanner; martedì (29 maggio) previsti concerti all’aperto in piazza della cittadella, piazza San Michele e piazza Anfiteatro; mercoledì trasferta a Pisa per un’esibizione in duomo dei cori coreani; gran finale giovedì (31 maggio) con un galà al Teatro del Giglio con inizio alle 21.
In questa particolare occasione, saranno ben sei le corali ad esibirsi: ai gruppi coreani e al gruppo Il Baluardo, si aggiungeranno infatti la corale fiorentina Vocal Blue Trains diretta da Alessandro Gerini, il gruppo della Jam Academy Sound Tribe diretto da Loredana Lubrano e il gruppo lucchese Circlesongs diretto da Lorenzo Sansoni. Durante la serata, i cori riuniti eseguiranno il Va pensiero di Giuseppe Verdi e il brano coreano dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità Arirang. A conclusione del galà, l’associazione Lucchesi nel mondo consegnerà alle corali coreane una targa-ricordo per celebrare i 50 anni dell’associazione.
“Questi tre gruppi – spiega Elio Antichi, direttore artistico della manifestazione – staranno a Lucca per quattro giorni e questo è molto importante perché è molto diverso arrivare a ripartire subito dopo il concerto e invece fermarsi e apprezzare a pieno cosa la città ha da offrire. Fondamentale è per me dare il senso dell’accoglienza e questo sicuramente avrà anche un bel ritorno di immagine: abbiamo avuto talmente successo che già abbiamo prenotazioni per il prossimo anno, sempre dalla Corea”.
“Tutto nasce – spiega Giampiero Morici di Jam Academy – dalla collaborazione che noi abbiamo con la Daijin University di Seul con cui abbiamo instaurato un vero e proprio gemellaggio. I nostri studenti vanno la e loro vengono da noi. Abbiamo inoltre anche portato qua diversi studenti che sono venuti a studiare nel conservatorio e per altre iniziative. Ringraziamo l’amministrazione per l’entusiasmo con cui ha sostenuto questa iniziativa. Speriamo che questo sia l’inizio di un bel percorso”.
“Sottolineo l’aspetto dell’interculturalità – ha detto invece l’assessore Ilaria Vietina -. È importante che siano sempre più frequenti i rapporti con persone che provengono da culture diverse dalla nostra. Le culture asiatiche sono molto diverse e per questo è importnante avere un’occasione di incontro: perché ci da la misura di come sia possibile avere relazioni anche con contesti estremamente diversi. Per quanto riguarda l’istituto Boccherini già da anni è frequentato da studenti che provengono dall’Asia proprio alla ricerca di avere un contatto con la nostra lingua, perché chi canta ed è appassionato di lirica vuole cantare le opere italiane e viene qui anche per questo. Sono davvero occasioni eccezionali che dobbiamo sfruttare”.