Hub della comunicazione, coworking e bar a Manifattura






Un pomeriggio di condivisione e di suggestioni sul futuro della Manifattura, guidato dal gruppo di Lucca Creative Hub. È quello che si è tenuto oggi (27 maggio) in Sala Tobino e che ha visto molti cittadini impegnati nei laboratori per ripensare i singoli spazi in cui è suddivisa la porzione dell’ex opificio oggetto dei lavori di riqualificazione che il Comune di Lucca sta portando avanti in seguito alla rimodulazione dei finanziamenti Piuss per il progetto ‘Lucca dentro’. Ha accompagnato il dibattito tra i tavoli l’assessore all’urbanistica Serena Mammini: “Riportare a nuova vita il complesso della Manifattura – ha detto – è il più grande intervento in centro storico dopo la realizzazione di piazza Napoleone, ai tempi di Elisa Baciocchi. Stiamo mettendo l’anima nel conferire armonia a questo edificio enorme e fortemente identitario per Lucca: sebbene ci siano state delle difficoltà, come il fallimento della ditta che ha iniziato i lavori, stiamo andando avanti e siamo nei tempi del cronoprogramma. Vi ringrazio per essere qua: le vostre energie sono preziose per il nostro modo di fare città”.
I lavori sono stati coordinati dall’ingegnere Michela Guidi per Lucca Creative Hub: “Abbiamo partecipato con un progetto al bando Culturability e siamo tra i finalisti. Incrociamo le dita: potremmo avere un finanziamento per realizzare nella piazza interna alla Manifattura uno spazio di eccellenza da dedicare all’arte della danza. Sono tre – ha continuato – le questioni che abbiamo cercato, dopo l’incontro dello scorso 20 gennaio, di mettere in fila in questo percorso che vuole essere formativo e partecipativo al tempo stesso. La prima riguarda la Manifattura identificata come spazio di condivisione e relazione per far crescere la città; la seconda intercetta il bisogno di avere, nella Manifattura, una casa della comunicazione di quello che avviene in città, una sorta di cassa di risonanza ampia; la terza vede la Manifattura protagonista per la produzione e coproduzione culturale, per creare reti e connessioni tra competenze diverse”.
Nello spazio hall, che diverrà l’ingresso alla piazza pubblica da via Vittorio Emanuele, i cittadini hanno immaginato un luogo dove entrare in contatto con tutte le offerte della nuova Manifattura, ma anche una casa della comunicazione dove conoscere tutti gli eventi della città anche attraverso il lavoro di redazione di una web radio. Lì, sempre seguendo le suggestioni dei cittadini che si sono messi in gioco, potrà trovare spazio anche la ‘casa della città’: un luogo dove parlare del territorio, confrontarsi, proporre.
La piazza si candida a divenire spazio di relazione e apprendimento, dove realizzare laboratori e giochi, ma anche luogo per le botteghe temporanee in cui dare voce alla creatività di artigiani e designer. Si immagina un luogo vivo, capace di accogliere spettacoli di musica, danza e teatro, ma anche esposizioni d’arte e di storia.
Dalla piazza si potrà accedere al caffè culturale, luogo inclusivo e ampio, con al suo interno funzioni plurime e dinamiche: la caffetteria vera e propria si accompagnerà a spazi per piccole performance, come presentazioni di libri e laboratori didattici. Ma anche spazi di relax e incontro, di scambio e apprendimento intergenerazionale. Lì ci sarà la possibilità di connettersi con la rete Wi-Fi, leggere il giornale, entrare in relazione.
La porzione di Manifattura che dà, invece, su via dei Tabacchi è stata pensata come spazio hub, un’area dove trovare postazioni di lavoro a breve e lungo termine, dove condividere strumenti e competenze nell’ottica del coworking. Si immagina la realizzazione di un makerspace per creare prototipi innovativi nati dalla condivisione di conoscenze tra aziende, professionisti e creativi. E ancora: meeting room, spazi espositivi e per eventi. Ma il cuore dello spazio hub sarà un’area detta ‘di relazione e cucina’, dove le persone potranno ritrovarsi intorno a un tavolo per vivere esperienze conviviali come comunità.
I servizi al cittadino troveranno invece spazio nella porzione che da piazzale Verdi va verso via Vittorio Emanuele, fino alla porta di ingresso.
Tra le idee emerse, una biblioteca degli oggetti, uno spazio per la famiglia, uno sportello Green e un punto che funga da rete con le aziende del territorio. Sentito anche il tema dell’accessibilità al digitale per la popolazione anziana, necessità alla quale poter dare una risposta con un servizio apposito che metta in circolo uno scambio sul modello di una ‘banca del tempo’.
Lucca Creative Hub ha voluto immaginare nuova vita anche per l’ex magazzino, sebbene non oggetto di riqualificazione ex Piuss. Lì è stato pensato un museo della memoria, anche sonora, e comunque diffusa, della Manifattura che fu. Ma anche uno spazio che funga da ristorante sociale e mensa, e uno che sia aggregativo per i più giovani (pub, musica).
Anche gli spazi esterni sono stati ripensati: divenendo luogo permeabile, la Manifattura dovrà diventare ben riconoscibile da fuori e punto di riferimento visivo per la città. Con l’utilizzo di attrezzature removibili, come sdraio, gli spazi esterni potranno divenire luoghi per proiezioni all’aperto. Si è pensato inoltre a spazi per street food locale e community garden, dove vivere momenti di relax e di convivialità.