Il basket Le Mura e la scuola uniti per dire no al bullismo



Il basket femminile Le Mura, campione d’Italia 2017, capofila di un programma di attività per dire basta al fenomeno del bullismo scolastico giovanile. Il programma si chiama Stop bullying, e coinvolgerà tantissimi attori dal mondo scolastico, quello sportivo, le istituzioni locali fino ad un panorama nazionale. L’iniziativa è stata presentata questa mattina (15 giugno) all’Iti Fermi di Lucca dal presidente del Basket Le Mura Rodolfo Cavallo, l’assessore Stefano Ragghianti, la dirigente dell’ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara Donatella Buonriposi, il preside Massimo Fontanelli, Massimo Marsili della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il responsabile marketing delle Mura Massimo Branchetti.
“Prima di tutto ci tengo a ringraziare tutti quelli che stanno contribuendo al nostro progetto – le parole del presidente Rodolfo Cavallo -, dal Miur, al Comune, La Federazione e la Lega basket, fino all’istituto Fermi, il plesso scolastico più grande della Toscana che ospita duemila studenti. Questa mattina ho avuto modo di vedere le magnifiche strutture che ha a disposizione la scuola, tra cui la palestra che è munita di un campo da basket e di una tribuna molto interessante. In questi giorni sono rimasto molto colpito da una notizia, che evidenzia che il bullismo interessa anche il mondo dello sport. I ragazzi dell’Under 15 della Juventus, dopo la vittoria con il Napoli, hanno cantato brutti cori razzisti. Il bullismo inizia proprio qui, da 13/14 anni. Una Federazione seria avrebbe sospeso la squadra almeno per un anno. Questo episodio è assolutamente da condannare, non è una semplice ragazzata. Il bullismo nello sport nasce dalla ricerca del risultato da ottenere a tutti i costi. Lo sport deve veicolare valori importanti, deve essere un confronto positivo. Lo sport può insegnare molte cose: rispettare le regole, accettare le sconfitte, avere uno spirito di sacrificio e non arrendersi mai. Noi abbiamo sempre avuto a cuore il legame con il sociale, il progetto che presentiamo oggi fa parte di un più ampio modo di intendere lo sport. Per questa stagione giocheremo con il marchio contro il bullismo nella nostra divisa da gioco. Abbiamo rinunciato a dei finanziamenti per questa causa”.
Il progetto nel dettaglio: “Il progetto è ancora in fase di evoluzione – le parole di Massimo Branchetti -. Dobbiamo vedere Stop bullyng come un ombrello che raccogliere tante iniziative. Sicuramente partiremo dagli incontri con le scuole, dove le nostre giocatrici e il nostro staff incontreranno i ragazzi. Le nostre atlete racconteranno le loro storie e di come lo sport aiuti a superare il bullismo. Le giocatrici saranno a disposizione degli studenti, il nostro obiettivo è quello di andare anche nelle scuole primarie. La Lega e la Fip saranno promotori del nostro progetto, durante l’anno raccoglieremo contributi video da le altre squadre. Una campagna che supererà i confini di Lucca e che si affaccerà nel territorio nazionale. Infine c’è l’intenzione di organizzare incontri extra scolastici, anche in carcere per esempio”.
Dal mondo dello sport fino al Lucca Summer Festival, l’obiettivo è quello di fare rete per sensibilizzare su un tema importante come il bullismo: “Il nostro obiettivo – prosegue Cavallo – è quello di coinvolgere il mondo della musica e del cinema. Stiamo facendo accorsi importanti. Stiamo studiando anche qualche iniziativa da fare con il Lucca Summer Festival, che corre verso lo stesso nostro obiettivo. Un’idea potrebbe essere quella di trasmettere degli spot, prodotti dai ragazzi, durante le attese e gli intervalli dei concerti. Inoltre abbiamo pensato a dei concorsi scolastici e alla messa a disposizione di uno stock di biglietti gratuiti ai ragazzi per assistere alle nostre partite. Annuncio che a settembre ci sarà un grande evento che vedrà la presenza di Malagò e del ministro dell’istruzione. Prima dell’inizio del nostro campionato, ci sarà un open-day dove saranno presenti tutte le ragazze di tutte le squadre del campionato. Tutte le formazioni avranno la maglietta con il marchio Stop Bullyng, un messaggio che verrà così veicolato in tutta la nazione. A settembre ci saranno tante altre iniziative: dobbiamo affrontare il tema del bullismo non solo a fatto avvenuto. Non si risolvono così i problemi. Dalle scuole elementari alle superiori: dobbiamo coinvolgere tutti per riuscire a sensibilizzare i ragazzi su questo importante tema”.
L’obiettivo della scuola è quello di creare un’alternativa: “Con gli ultimi fatti di cronaca Lucca è vista in termini negativi – le parole di Donatella Buonriposi -. Dobbiamo tradurre questi avvenimenti in positività, con uno sforzo di tutti per contrastare il bullismo. Va detto che noi parliamo e sensibilizziamo i ragazzi sul tema del bullismo da 10 anni, con attività di ogni tipo. Il bullismo si manifesta a tutti i livelli della società, la scuola è lo specchio del mondo in cui viviamo. La nostra sfida è quella di dare un’alternativa al mondo là fuori. Il problema del bullismo non si limita ai ragazzi: dobbiamo creare a scuola un ambiente alternativo tramite docenti carismatici e preparati. Dobbiamo capire che le modalità di apprendimento dei ragazzi di oggi sono diverse. Dobbiamo descolarizzare: la scuola deve diventare un ambiente con un clima di accoglienza. La scuola si deve porre come un’alternativa, altrimenti perde in partenza la partita educativa. Ad esempio: l’attività motoria non si può mettere alla prima ora. Certo non è facile far coincidere tutti gli orari, ma bisogna cominciare a pensare ad orari fatti a misura per gli studenti, anche per far convivere un talento sportivo con il diritto allo studio”.
“Ci tengo a fare un ringraziamento forte al Basket Le Mura – le parole di Stefano Ragghianti -, non è così scontato che una squadra della massima serie si occupi di temi importanti come il bullismo. Questo è un segnale fortissimo, che mette insieme grandi risultati sportivi con il legame con il territorio. Lo sport veicola grandi valori, insegna a faticare e sudare per ottenere un obiettivo. Per questa importante iniziativa contro il bullismo dobbiamo fare rete con tutte le realtà del territorio. Attenzione al settembre lucchese, mi dispiacerebbe che Stop bullyng fosse soffocato da questo evento”.
“Sono ben lieto di accogliere questa iniziativa – le parole del preside Fontanelli -. Per prima cosa perché si parla di bullismo: dobbiamo prendere coscienza che questo fenomeno esiste nelle scuole, dobbiamo risolverlo. L’educazione della scuola, mista allo sport, devono contribuire alla sconfitta del bullismo. La scuola deve diventare flessibile, specialmente verso gli studenti che praticano sport a livello agonistico. Il prossimo anno il liceo sportivo sarà munito dell’Accademia dello sport, un modo per andare incontro alle esigenze dei ragazzi. La scuola sta attraversando un momento particolare, siamo spesso sui giornali in modo negativo. Spesso per l’insuccesso dei nostri figli diamo la responsabilità alla scuola. Il nostro obiettivo è quello di trasmettere dei valori ai ragazzi, dicendo di no al bullismo”.
Claudio Tanteri