Intitolata a Roger Waters un’orchidea rara del Salento

Una nuova orchidea del Salento dedicata a Roger Waters, cofondatore dei Pink Floyd. Proprio così, una rara orchidea porterà il suo nome.
Dopo aver rinvenuto e studiato questo nuovo ibrido naturale di orchidea, il gruppo di lavoro costituito dal naturalista Roberto Gennaio di Taviano, Marco Gargiulo di Racale e Francesco Chetta di Melissano, facenti parte della sezione Salento del Giros (Gruppo italiano ricerca orchidee spontanee), hanno deciso di dedicarlo a Roger Waters, musicista inglese cofondatore dei Pink Floyd.
L’ibrido è stato rinvenuto in aprile in seguito ad una serie di ricerche naturalistiche svolte nel Parco naturale regionale Litorale di Ugento. L’ibrido molto raro risulta da un incrocio naturale tra due orchidee spontanee, la Serapias politisii, segnalata in Italia soltanto in Puglia, diffusissima nel Salento, e la Serapias vomeracea subsp. longipetala. Sono orchidee terricole che appartengono al genere Serapias caratteristiche dall’avere una parte del petalo più evidente (che prende il nome di epichilo) a forma di lingua.
Quindi il nuovo ibrido è stato chiamato Serapias x watersi. Ma come mai a Roger Waters? “Non avevamo in mente ancora un nome definitivo da dare – dicono i ricercatori – sebbene in altre occasioni altri nuovi ibridi erano stati dedicati per esempio ai divulgatori scientifici Piero e Alberto Angela, alla salentina Renata Fonte o all’astrofisico inglese Stephen Hawking. L’ispirazione ci è venuta quando è stato pubblicato l’ultimo lavoro musicale di Waters dal titolo Is this the life we really want?, è veramente questa la vita che vogliamo? Beh questo titolo ci ha fatto riflettere. Waters, già co-fondatore dei Pink Floyd, si è sempre distinto per i suoi testi di denuncia sociale, ambientale e per le sue posizioni pacifiste, contrario alle guerre tra i popoli. L’uomo che si sente tanto potente da non rendersi conto che con le sue azioni sta distruggendo il proprio ambiente di vita, la terra e quindi se stesso. Poi inoltre essendo fan sfegatati, apprezzando i contenuti delle canzoni e le musiche dei Pink Floyd e di Waters, non abbiamo avuto più dubbi”:
Chissà se questo omaggio giungerà al grande Roger Waters che sarà dopodomani (11 maggio) al Lucca Summer Festival. “Intanto attraverso queste scoperte che il Salento ci permette ancora di fare – dicono ancora dal team di naturalisti – ci vogliamo rivolgere alla nostra gente, ai salentini, ai nostri politici, alle associazioni, ai ragazzi, ai sindaci che gestiscono paesi unici, carichi di storia, di architetture e di tradizioni uniche, per far capire che una gestione errata e poco lungimirante del nostro territorio, l’uso irresponsabile delle risorse naturali che non sono inesauribili (suolo, acqua, aria, la costa sia rocciosa che sabbiosa), il consumo di suolo che porta ad una erosione inverosimile, l’abbandono dei nostri oliveti che sono le nostre attuali foreste, che stanno seccando irrimediabilmente per mancanza di cure, i rifiuti vari di ogni genere, pericolosi, letali, che stanno avvelenando l’acqua, quella che usiamo per innaffiare i nostri ortaggi, quelli che mangiamo, sparsi nelle campagne, nei nostri parchi naturali che dovrebbero essere difesi perché “pietre preziose” del nostro territorio, oppure nascosti sottoterra, sono azioni e scelte che porteranno in pochi anni alla desertificazione e ad un dissesto ecologico che avranno ripercussioni gravi sulla salute umana e sugli stili di vita. Abbiamo un Salento costituito da un mosaico di paesaggi che molti ci invidiano, un Eden che non può essere svilito, cementificato, bruciato, raso al suolo per la stupidità e l’incoscienza di Adamo”.