La resistenza in Versilia e Garfagnana nel nuovo numero di ‘Documenti e studi’

10 luglio 2018 | 16:32
Share0
La resistenza in Versilia e Garfagnana nel nuovo numero di ‘Documenti e studi’

È uscito il numero 43 di Documenti e Studi, il semestrale dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Lucca. I contributi di Lorenzo Pera Per nome e cognome: il rastrellamento di Magliano (4 maggio 1944) e di Feliciano Bechelli, La rappresaglia fascista del 23 settembre 1944 a Castelnuovo, riportano ancora una volta l’attenzione della rivista sulla Garfagnana e sulla complessità della sua vicenda resistenziale.

Pera con il suo saggio, realizzato su fonti di provenienza fascista e atti giudiziari dell’immediato dopoguerra, documenta gli autori e le pratiche violente della controguerriglia in alta Garfagnana e, di converso, la faticosa nascita del movimento partigiano. Bechelli con La rappresaglia fascista del 23 settembre 1944 a Castelnuovo invece illustra nelle motivazioni, organizzazione ed esiti della strage cosiddetta della Merlacchiaia, un episodio della guerra ai civili che come una lunga scia di sangue attraversò tutta l’Italia occupata dai nazifascisti.
Il saggio di Roberto Pizzi, L’impegno culturale ed educativo della Croce Verde di Lucca e l’inventario della sua biblioteca permette alla rivista di partecipare, in maniera adeguata al suo stile di pubblicazione di documentazione e ricerca, alle manifestazioni per i 125 anni di questa importante istituzione del volontariato laico. Non poteva mancare la Versilia: la Viareggio degli intellettuali, nei brevi contributi di Stefano Bucciarelli Infanzia di Leone e Silvio Micheli e la Resistenza; quella della gente comune che Silvia Angelini recupera negli Appunti di Salvatore Canova, marinaio prima e guardia daziaria poi. In un suo diario, con gli occhi di un uomo del popolo, interpreta con semplicità, forte senso di appartenenza e un’acuta percezione storico-politica l’incontro con piazzale Loreto e il momento culminante della tragedia del fascismo.
Spostandosi in avanti nel tempo di un quarto di secolo si arrivs al ’68, a Pisa. Tra le numerose rievocazioni in occasione dei 50 anni, non si trascuri la lettura della interessante intervista condotta da Stefano Lazzari a Giuseppe Meucci, curatore della mostra allestita presso Palazzo Blu, Il Sessantotto. Immagini di una stagione pisana: una ricca selezione di scatti del fotografo Luciano Frassi, storico collaboratore del quotidiano La Nazione e dell’agenzia di stampa internazionale Associated Press.
Anche questo numero di Documenti e Studi accoglie, come nelle altre occasioni, le riflessioni sulla storia e la memoria di Carlo Rey Lacsamana, giovane intellettuale filippino da qualche anno ospite di Lucca. Le sue considerazioni sono utili, ancora una volta, a stabilire una relazione forte tra due mondi apparentemente lontani, il suo e il nostro, uniti però da un passato similare di dolori e sofferenze. E da un celebre quadro di Renato Guttuso, La battaglia di Ponte dell’Ammiraglio, Rey Lacsamana ricava una condivisibile morale che percorre, da sempre, le pagine della Rivista: “I momenti fugaci del passato di compassione, resistenza e unione sono i tesori sepolti della storia. Ritrovare quei momenti è rivendicare il potere della solidarietà umana che è l’elemento indispensabile per il cambiamento sociale e storico. Solo un approccio di questo tipo alla storia può trasformare radicalmente il futuro”.