‘Bellissime’ diventa film. A gennaio nelle sale

Si sono concluse oggi (10 agosto) a Genova le riprese di Bellissime, film tratto dal libro di Flavia Piccinni pubblicato da Fandango Libri e già vincitore del prestigioso premio Benedetto Croce, consegnatole da Dacia Maraini qualche giorno fa a Pescasseroli in Abruzzo, e del Premio Enea.
Il film prodotto da Fandango Cinema in collaborazione con TimVision sarà distribuito nei cinema a inizio 2019. “Sarà – ha commentato Flavia Piccinni – un viaggio nella bellezza contemporanea, nell’ossessione per l’apparenza, ma anche una riflessione aperta su quello che siamo diventati. Ho dedicato a Bellissime quattro anni della mia vita fra interviste, incontri, eventi e viaggi con l’idea di raccontare come gli stereotipi possano diventare delle prigioni e quanto trasformare in piccole adulte sensuali le nostre bambine sia rischioso per tutta la società. Adesso e nel futuro. La bellezza va difesa, così come l’innocenza”.
L’inchiesta di Flavia Piccinni – che ha raccontato fra l’altro la strumentalizzazione dei minori nel mondo della moda, nonché lo sfruttamento spesso atroce da parte delle aziende che sovente tengono i più piccoli senza acqua e cibo – ha profondamente interessato oltre ai lettori anche la politica. Il testo ha infatti suggerito un disegno di legge presentato in Senato alla presenza di Dacia Maraini e ben tre interrogazioni parlamentari. L’ultima è stata presentata lunedì 2 luglio dalla senatrice Bianca Laura Granato (Movimento 5 Stelle), membro della comimmissione istruzione e beni culturali, per richiedere l’invio di ispettori ministeriali alle sfilate e una migliore gestione dei minori nel mondo adultizzato della moda.
Bellissime continua così a creare un dibattito trasversale. Un dibattito che abbraccia tanto le condizioni in cui i minori sarebbero tenuti a lavorare, condizioni praticamente mai rispettate dal punto di vista degli orari e della gestione dei più piccoli, quanto il modo in cui questi sono costretti a esibirsi. Il testo ha evidenziato la mancanza assoluta di una legge in grado di tutelare l’immagine dei più piccoli come già richiesto attraverso la Carta di Milano da Terre des Hommes, e suggerito la necessità di controlli in un mondo lasciato allo stato brado.