Scuola e bullismo, a novembre convegno a Palazzo Ducale

Un convegno dedicato al rapporto tra giovani e adulti, dal punto di vista medico sanitario: è quello organizzato dalla società medico chirurgica lucchese per il prossimo 8 novembre (dalle 8,30 alle 14 a palazzo Ducale), in collaborazione con le scuole Iti Fermi – Giorgi e Itc Carrara. L’appuntamento, pronto a coinvolgere docenti e studenti, è stato presentato oggi (6 settembre) alla sede del Provveditorato agli studi di piazza Guidiccioni, da parte del provveditore Donatella Buonriposi, della presidente della società medico chirurgica lucchese, Daniela Melchiorre, e del dirigente scolastico dell’Iti Fermi, Massimo Fontanelli. Con loro anche Ovidio Ridolfi, studente al terzo anno, in rappresentanza della consulta provinciale.
“Dedichiamo il nostro convegno annuale – esordisce Melchiorre – al tema scuola. Volevamo capire se questo genere di situazione potesse trovare una chiave di lettura diversa, per impedire il verificarsi di fenomeni come il bullismo. La relazione complessa tra giovani e adulti, infatti, può rappresentare la base per una patologia”.
Per Buonriposi, la “relazione tra giovani e adulti dal punto di vista medico sanitario è una prospettiva nuova. A breve firmeremo un protocollo scolastico – il 18 novembre – con i dirigenti, proprio riguardo a questo tema: una delle novità principali riguarderà l’individuazione di un docente tutor che seguirà il tema del bullismo. Ce ne sarà uno dedicato agli studenti ed uno solo per gli insegnanti”.
Il progetto, che sfocerà nella presentazione degli elaborati il giorno del convegno, verrà portato avanti dalle classi terze e quarte del Fermi – Giorgi e da almeno una classe del Carrara. Gli studenti avranno un interlocutore che incarnerà le figure di riferimento per i giovani: un allenatore, un docente, un genitore e così via. Tra gli ospiti, anche il dirigente scolastico dell’Itc Carrara, Cesare Lazzari, la dottoressa Cascino della squadra mobile ed il presidente della provincia Luca Menesini.
“Si tratta di una grande opportunità – spiega Fontanelli – che vedrà in prima linea i ragazzi. Li faremo preparare dei lavori su questi temi, che coinvolgono loro, i genitori e gli insegnanti. Parleremo di bullismo e cyber bullismo. Dobbiamo chiederci come i ragazzi vivono a scuola anche in relazione alle aspettative delle famiglie. Questo percorso induce una profonda riflessione da parte di tutti e intende far capire il valore educativo della scuola”.
Da ultimo, le già mature riflessioni dello studente Ridolfi (al terzo anno del Busdraghi), che fa subito riferimento ai recenti fenomeni di bullismo al Carrara: “Quel fatto – argomenta – ha coinvolto anche la scuola di cui faccio parte, di cui faccio parte. Ne abbiamo parlato in Consulta, con l’intento di prevenire questi accadimenti: le contromisure devono partire dai professori, ma un ruolo fondamentale lo giocano gli studenti. I più grandi devono insegnare a non approfittarsi dei professori più fragili. No, dunque, all’emulazione di comportamenti sbagliati: bisogna imparare il rispetto reciproco”.