“Il grande spettacolo dell’arte”, esce il nuovo libro del critico Nannipieri

Dal duomo a pagamento di Lucca ai tombaroli di Pompei, alla Gipsoteca civica, prima abitata dai topi e poi salvata. Esce il 20 settembre il libro Il grande spettacolo dell’arte del critico d’arte Luca Nannipieri, firma de Il Giornale e Panorama (sua la rubrica “Sos patrimonio artistico” al Caffè di RaiUno). Il libro, pubblicato da Historica (216 pagine, 18 euro, foto di Luigi Polito).
Dalle chiese trasformate in ristoranti alla Venere transessuale, dagli archeologi disoccupati ai siti monumentali ridotti a set di film porno, da Mussolini grande mecenate alla paura della pedofilia che censura capolavori inauditi, dal (finto) funerale a Vittorio Sgarbi alla gipsoteca lasciata tra i topi: in più di 200 interventi, Nannipieri narra l’arte come non è mai stata raccontata. Perché – come afferma l’autore – “se vogliamo rendere consapevoli gli italiani della bellezza che possiedono, l’arte va raccontata in un altro modo, rispetto a come è stata narrata e spiegata finora”.
Il libro, presentato in anteprima anche al Noto Museum (Siracusa), avrà un tour di presentazioni in varie città, tra cui Bari (27 settembre), Cascina (3 ottobre), La Spezia (4 ottobre), Pisa (5 ottobre), San Miniato (10 ottobre), Pisa (25 ottobre), Pietrasanta (11 ottobre), Firenze (18 ottobre), Pisa (25 ottobre) e altri comuni già in programmazione, come Milano, Padova, Prato, Pescara, Seravezza.
Qui un breve abstract del libro: “Il critico non è un lavoro: se lo intendi come semplice mestiere, sarai insignificante. Tu non devi commentare l’arte. Devi cambiarla, indirizzarla, esserne creatore. […] Il critico d’arte, che non vuole essere irrilevante, deve essere militante: militare nella creazione. L’artista, per estro, acume, talento, predisposizione, produce l’atto creativo, ma le idee, gli stimoli, le sfide, le contese, dovrai esser tu – critico – ad originargliele nella testa”.