50 anni di carriera, Gildo Dei Fantardi al teatro Nieri

Sabato (22 settembre) alle 21 ultimo appuntamento con la serie di manifestazioni per i ‘festeggiamenti itineranti’ del cantastorie Gildo dei Fantardi da 50 anni nel mondo dello spettacolo. La location scelta per questa occasione è il teatro Nieri di Ponte a Moriano e non è una scelta casuale: infatti, Gildo dei Fantardi e Mauro Chechi proprio a Ponte a Moriano fecero la loro conoscenza (che si è consolidata nel tempo visto che Gildo e Mauro Chechi da quel momento hanno iniziato ad esibirsi insieme ininterrottamente fino ad oggi) in occasione della prima manifestazione Le storie cantate che poi hanno avuto un lungo seguito, organizzate dall’associazione Provvisoria 94 con l’intento di sensibilizzare l’allora amministrazione comunale per ripristinare la struttura che a quel tempo era purtroppo inagibile, per trasformarla in un teatro da mettere a disposizione della comunità.
A queste manifestazioni, partecipò spesso anche il grande Carlo Monni che insieme a Gildo, Mauro Chechi, Altamante Logli era sempre disponibile per partecipare alla causa. Per l’occasione, nel corso di questa rappresentazione, ci sarà un momento in cui si ricorderà la figura del grande Monni. Certamente lo spettacolo che è in previsione, con la presenza di Mauro Chechi, Marzio Matteoli e Gildo, con la eventuale partecipazione anche del mitico vernacolante ganzo bao Gavorchio e probabilmente anche di altri amici artisti, offrirà una varietà di interventi che esprimeranno il meglio del repertorio dei protagonisti. Nel corso della serata si potrà assistere a proposte di canti popolari della tradizione locale e toscana, canti di cantastorie, racconti, aneddoti e spigolature dei tempi del contado e del brigantaggio, ma anche storie cantate nella più tradizionale espressione tipica degli chanconnier. Una serie di siparietti sarà dedicata all’improvvisazione in ottava rima, arte che appartiene alla nostra tradizione, e che interpreti estemporanei come Mauro Chechi, Gildo, Mazio Matteoli, potranno deliziare gli spettatori improvvisando su argomenti suggeriti dal pubblico presente. E poi Canti popolari corali che coinvolgeranno gli spettatori così da formare un coro espanso, generando gioie e soddisfazioni, fieri di aver partecipato ad una serata inimmaginabile e inconsueta.