‘La bufera napoleonica’, si presenta il libro in Confindustria

24 settembre 2018 | 09:20
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‘La bufera napoleonica’, si presenta il libro in Confindustria

“Il 6 febbraio 1769, nel gelo ancora invernale del Palazzo di via Santa Croce a Lucca, dal ramo nobile e influente della famiglia Burlamacchi nasceva il maschio primogenito, uno dei protagonisti della nostra storia. Al neonato battezzato nella chiesa di San Giovanni venne imposto il nome di Francesco… Sei mesi e 9 giorni dopo questo primo lieto evento, esattamente il 15 agosto dello stesso anno, nel piccolo borgo di Ajaccio, nasceva un altro maschio, cui veniva imposto il nome di Napulione o Nabulione. In italiano, si sarebbe chiamato Napoleone. Due vite quelle di Francesco e quella di Napoleone destinate a scorrere negli stessi binari”. Inizia così il libro scritto da Leo Burlamacchi, discendente di uno dei protagonisti, dall’eloquente titolo La bufera napoleonica in un piccolo stato Italiano. Dalla Repubblica di Lucca al principato di Elisa Baciocchi, che verrà presentato giovedì (27 settembre) alle 18 nella sala assemblea di Palazzo Bernardini a Lucca, sede di Confindustria Toscana Nord. Presentazione promossa dal Rotary Club di Lucca in collaborazione con l’Associazione Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana
e la casa editrice Pacini Fazzi. Dopo il saluto del presidente del Rotary di Lucca, Stefano Giurlani e della presidente dell’Associazione Napoleone ed Elisa Roberta Martinelli, sarà il professor Giuseppe Benelli (docente di filosofia del linguaggio all’università di Genova, già presidente e oggi consigliere della Fondazione Città del Libro di Pontremoli, presidente dell’Accademia Cappellini di La Spezia a presentare, alla presenza dell’autore), il volume.

Tantissime le inedite curiosità e gli spunti offerti da questo saggio che offre una originale lettura del travagliato periodo storico che fu l’invasione napoleonica, raccontata dal punto di vista di un eminente esponente della aristocrazia lucchese. Ma come scrive l’autore stesso nella breve premessa “i veri protagoniosti del volume non saranno né Elisa, né Napoleone, né il Burlamacchi. Protagoniste le vicende di quel periodo burrascoso ricco di eventi e di colpi di scena, guerre, battaglie, occupazioni straniere, cambiamenti di governo in cui eventi di portata europea incisero in modo determinante non solo sugli assetti dei singoli stati ma anche sui problemi particolari dei singoli individui. Vicende che nel giro di tre lustri, dal 1799 al 1816, cambiarono per sempre gli assetti economici e istituzionali dello Stato Lucchese”.
Leo Burlamacchi, La bufera napoleonica in un piccolo stato italiano. Sulla repubblica di Lucca al Principato di Elisa Baciocchi, è edito da Pacini Fazzi editore 2018 al prezzo di 15 euro.
Leo Burlamacchi (Viareggio 1933), pur discendendo da antica famiglia lucchese a Lucca non ha abitato quasi mai. Professore ordinario di chimica fisica ha pubblicato numerosi saggi della materia; appassionato ricercatore delle memorie di famiglia, ha pubblicato nel 2005, con Pacini Fazzi Storia di selvaiana e delle genti che l’hanno posseduta, abitata e coltivata.
L’associazione Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana, ha realizzato negli anni studi nei più importanti Archivi italiani e negli Archives nationales di Parigi, dando vita ad un progetto volto a ricostruire il clima culturale formatosi negli anni della presenza di Napoleone ed Elisa in Toscana che conta ormai diverse decine di appuntamenti realizzati tra Lucca, Livorno, isola d’Elba, Firenze e Parigi: conferenze, mostre nazionali ed internazionali, pubblicazioni ed incontri che hanno coinvolto le più importanti personalità del mondo napoleonico, suscitando notevole interesse tra gli addetti ai lavori e riuscendo anche a conquistare l’attenzione di un vasto pubblico che ha apprezzato la sua impostazione e vi ha trovato un utile approccio per entrare nella complessa vicenda del mito di Napoleone. In occasione del Bicentenario dall’insediamento del Ducato di Maria Luisa di Borbone, nel 2017, in accordo con il Comune di Lucca l’associazione ha realizzato attività di studio e ricerca finalizzati all’approfondimento delle conoscenze di questo periodo storico di cruciale rilievo per la città.