Vallisneri, percorso di biologia con curvatura biomedica

28 settembre 2018 | 11:03
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Vallisneri, percorso di biologia con curvatura biomedica
Vallisneri, percorso di biologia con curvatura biomedica
Vallisneri, percorso di biologia con curvatura biomedica

Una nuova offerta formativa che preparerà gli studenti verso il corso di laurea in medicina: al liceo Vallisneri arriva il corso biologia con curvatura biomedica. Un corso triennale che va a valorizzare ulteriormente l’offerta formativa del liceo: il Vallisneri, infatti, ha già avviato un percorso sperimentale in tale indirizzo. Con questa novità, si crea una sinergia positiva con il biennio che andrà a vantaggio degli studenti. Con il protocollo di intesa-accordo tra il direttore generale degli ordinamenti scolastici del Miur e il presidente della federazione nazionale degli ordini dei medici chirurgici e degli odontoiatri, si stabilisce una stretta collaborazione tra i soggetti firmatari, con la possibilità di attivazione di un solo percorso per la provincia autorizzato dal Miur. Il liceo Vallisneri è stato scelto per la provincia di Lucca al fine di attuare il percorso, gestito e monitorato da Miur, che coinvolge 70 licei in tutta Italia, collegati in rete per la sua attuazione.

L’accordo di collaborazione a livello provinciale è stato sottoscritto dal dirigente scolastico del liceo Vallisneri, Monica Ceccherelli e dal presidente dell’ordine dei medici Umberto Quiriconi. Il nuovo percorso formativo è stato presentato oggi (28 settembre) da Umberto Quiriconi, Monica Ceccherelli e la referente del progetto, la professoressa Antonella Nieri.
“Oggi presentiamo un progetto importante – le parole di Monica Ceccherelli -, un corso nuovo corso di biologia con curvatura biomedica. Una sperimentazione per una sola scuola per provincia, per Lucca è stato scelto il nostro liceo. L’ordine dei medici ha aderito al nostro progetto, dando così la possibilità ai ragazzi di beneficiare del corso già da questo anno. La classe interessata è la terza C del liceo scientifico scienze applicate, per un totale di 23 alunni. Il percorso sarà triennale”.
“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa – commenta Umberto Quiriconi -, crediamo fortemente nella formazione. Il nostro ordine è tra i più attivi in Italia in quanto a produzione di questo tipo di iniziative, ne facciamo più di Milano: questo ribadisce l’importanza che diamo alla formazione. Questa era un’occasione da prendere al volo. La percentuale di accesso alla facoltà di medicina, o ad aree sanitarie, è decisamente irrisoria rispetto alla domanda di accesso. Senza dimenticare il secondo imbuto per le scuole di perfezionamento. Abbiamo preso al volo l’occasione perché ci permette di fornire agli studenti del liceo un approccio alla professione medica in varie sfaccettature. Lo studente può capire a cosa andrà in contro. La prima scrematura verrà fatta al liceo. Il programma del nuovo corso vedrà il coinvolgimento di colleghi, ci sarà anche qualche nome importante. Il referente del progetto che affiancherà la professoressa Antonella Nieri sarà il dottor Cosma Volpe”.
La professoressa Antonella Nieri entra nei dettagli del progetto: “Il nuovo percorso vedrà 150 ore aggiuntive ogni anno: 20 ore tenute da docenti di scienze naturali; 20 ore di lezione da esperti medici individuati dall’ordine; 10 ore di laboratorio nella tipologia alternanza scuola-lavoro in strutture sanitarie. Naturalmente quando andranno in questi ambienti, i ragazzi saranno muniti sull’aspetto della sicurezza (con un corso da 12 ore) e saranno assicurati. Sotto l’aspetto didattico la curvature biomedica nasce in un impianto già molto consolidato: un percorso già avviato con l’incremento delle ore di scienze che sarà utile per affrontare il nuovo corso. Possiamo dire che questo è un miglioramento di un impianto già esistente”. Il presidente Quiriconi approfondisce la questione laboratorio: “Gli studenti non verranno a contatto con i pazienti. Le attività saranno svolte in varie strutture, anche ospedali, con la visita approfondita di vari reparti e strumentazioni. Per esempio i manichini di oggi sono molto sofisticati. Durante il terzo anno, l’ultimo del triennio del corso, ci sarà un corso per l’utilizzo del defibrillatore. Un corso già attivo da 4 anni per le quinte della scuola, che con il nuovo corso viene a maggior ragione confermato”.
È prevista anche una modalità di verifica comune. Periodicamente verrà effettuato un test a risposta multipla: “Ogni due mesi i test i ragazzi svolgeranno un test che verrà inviato alla scuola capofila (liceo Leonardo da Vinci di Reggio Calabria), per una comparazione dei risultati. Il test comunque avrà la valenza di un compito in classe, con delle modalità che permetteranno agli alunni di allenarsi ai test di medicina e per professioni sanitarie”.
Il progetto Il nuovo corso prevede lo svolgimento di 150 ore aggiuntive rispetto a quelle curriculari. Le attività in aula comprendono lezioni svolte con didattica laboratoriale e la partecipazione a conferenze di argomento biomedico. L’esperienza sul campo prevede attività di laboratorio in ambienti di apprendimento esterni (strutture sanitarie pubbliche o private). I nuclei tematici sono gli stessi per ciascuna scuola appartenente alla rete. Il percorso è di potenziamento, quindi, perché i contenuti, le esperienze, le situazioni, costituiscono un approfondimento rispetto al percorso liceale curriculare. Il percorso è di orientamento perché guida lo studente alla scoperta di ambiti scientifici specifici e di ambienti collegati alle professioni sanitarie, in modo tale da renderlo autonomo e consapevole nelle scelte future. Le 150 ore programmate nel triennio sono a tutti gli effetti attività di alternanza scuola lavoro.

Claudio Tanteri